venerdì 13 novembre 2020

Aggiornamento settimanale 13 novembre

Eccoci al consueto aggiornamento del venerdì sera dove facciamo il punto sullo stato della pandemia in Italia. Oggi il Ministero della Salute ha cambiato l'assegnazione del livello di rischio a ben cinque Regioni: Toscana e Campania passate a zona rossa; Emilia-Romagna, Friuli V.G. e Marche passate a zona arancione. Rimangono in zona gialla solo Sardegna, Lazio, Molise, Veneto e Trentino. Non mi è chiaro lo stato dell'Alto-Adige che, secondo notizie di stampa, sarebbe giallo per il Ministero anche se ha autonomamente deciso di prendere atto della situazione reale e passare a zona strettamente rossa.

Cominciamo dal dato dei decessi che crescono considerevolmente rispetto alla scorsa settimana, ma almeno hanno smesso di raddoppiare, settimana dopo settimana, come accadeva da circa metà ottobre

La linea rossa tratteggiata corrisponde alla media dei decessi settimanali dovuti ad incidente stradale

Può essere piuttosto interessante vedere come questi decessi sono distribuiti sul territorio nazionale:

Il dato della Valle D'Aosta è troncato perché è abbondantemente fuori scala. Il dato del Trentino è indicato con la barra rossa, mentre la barra verde corrisponde alla media nazionale.

A parte la piccola Valle D'Aosta (circa 125.000 abitanti, praticamente poco più della città di Trento) che da qualche settimana presenta livelli di decessi spaventosamente alti, notiamo che c'è un gruppo di Regioni (quasi tutte dichiarate zona rossa) che presentano un livello di decessi decisamente superiore rispetto alla media nazionale (5,8). Parliamo in particolare di Liguria (11,9), Piemonte (9,7), Lombardia (9,0), Trentino (8,5), Alto-Adige (8,4) e Toscana (7,9).

Il forte livello della mortalità registrato in Trentino potrebbe essere collegato alla veloce diffusione del contagio all'interno delle RSA. Ormai quasi il 10% degli attualmente positivi presenti in Trentino (quelli ufficiali naturalmente) si trova ricoverato negli speciali reparti delle RSA e la tendenza è in forte crescita. Negli scarni comunicati della Provincia non è specificato quanti ospiti delle RSA siano ricoverati in ospedale e manca (come al solito, direi) una sintesi dei decessi avvenuti nelle RSA. Questa mi sembra di averla già scritta tempo fa.

Il contagio all'interno delle RSA trentine (la linea tratteggiata è un fit lineare dei dati delle ultime 5-6 settimane)

Quanto ai contagi, si conferma - a livello nazionale - la tendenza ad avvicinarsi al picco della seconda ondata:

La linea rossa tratteggiata mostra la tendenza alla crescita esponenziale registrata durante le prime settimane di ottobre

Difficile dire quando si registrerà esattamente il picco. Lo sapremo meglio dopo averlo abbondantemente superato, ma salvo brutte sorprese, direi entro la fine di novembre. 

Anche il dato nazionale dei ricoveri mostra una crescita meno impetuosa rispetto a quella registrata durante le settimane precedenti, ma in questo caso il picco dei ricoveri (che si verificherà quando la percentuale mostrata nella figura sottostante scenderà a zero) avverrà con un certo ritardo rispetto al picco dei nuovi contagi.

Variazione percentuale dei ricoveri rispetto al giorno precedente (dato mediato su 7 giorni). Quando questa quantità assume il valore zero ci troviamo di fronte ad un minimo (inizio agosto) oppure ad un massimo (prossimo venturo) del numero complessivo dei ricoveri

I dati specifici del Trentino sono stati discussi in numerosi post recenti. I numeri effettivi dei contagi sono un mistero ben conservato, ma evidentemente il sistema funziona, considerato che nonostante i molti ricoveri e decessi siamo ancora saldamente in zona gialla.

Prima di concludere, un veloce sguardo all'aggiornamento settimanale sui contagi in Europa elaborato da ECDC:

Tratto da ECDC

 

Notate che è stata modificata la scala cromatica per adeguarla agli elevati livelli di contagio registrati in questo periodo. La zona più scura (in Italia solo Lombardia e Alto-Adige) corrisponde al oltre 960 nuovi contagi per ogni 100.000 abitanti, durante gli ultimi 13 giorni. Non si notano particolari novità rispetto alla mappa della settimana precedente. Siamo nel pieno della seconda ondata e ci vorrà del tempo per uscirne. Soprattutto se la Autorità politiche e sanitarie preferiranno comportarsi come gli struzzi, ripetendosi (e ripetendoci) che tutto va bene.






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