sabato 21 novembre 2020

Il ruolo di asintomatici e pre-sintomatici nella diffusione del contagio

L'Agenzia federale americana CDC (Centers for Disease Control and Prevention) ha aggiornato le sue linee guida relative alla prevenzione del contagio da SARS-CoV-2 ribadendo l'importanza dell'uso delle mascherine e mettendo in evidenza come oltre la metà dei nuovi contagi siano da attribuire a persone asintomatiche o pre-sintomatiche (ovvero nella fase iniziale della malattia prima che appaiano i sintomi). Un'interessante sintesi del documento emesso da CDC la potete trovare qui.

In particolare il 24% dei contagi sarebbe dovuto a persone completamente asintomatiche, il 35% avverrebbe nei giorni precedenti alla manifestazione degli eventuali sintomi ed il rimanente 41% sarebbe dovuto a persone che hanno già manifestato i sintomi (come succede spesso in ambito familiare).

Il risultato non è sorprendente perché oggi è esperienza comune allontanarsi immediatamente appena qualcuno tossisce o manifesta altri sintomi anche lontanamente ascrivibili alla Covid-19. Chi non manifesta sintomi è potenzialmente più pericoloso. Il massimo della contagiosità si verifica mediamente 5 giorni dopo il contagio. Nel caso delle persone asintomatiche o pre-sintomatiche un fattore importante è anche quello del tempo di contatto e del mancato utilizzo di protezioni come le mascherine. Tendiamo fatalmente a credere che una persona che non manifesta sintomi non sia contagiosa (specialmente se si tratta di un parente o di una persona amica) e talvolta ci comportiamo imprudentemente. Queste disattenzioni aprono una autostrada davanti al virus.

1 commento:

  1. interessanti approfondimenti
    sul contact tracing entrato in crisi:

    - Milano e il protocollo ATIDREF (Auto Tracciamento Individuale
    Digitale Rapido E Fai-da-te); tamponi a 7o8 giorni + 3o4 giorni per la risposta; tutto è partito dalla riapertura delle scuole

    - in Veneto esistono ancora aree di criticità; inoltre è partita la sperimentazione del tampone "fai da te"

    - nel Lazio è sempre più difficile tracciare i contatti, altro 50 giovani medici al numero verde

    - in Puglia il tracciamento riguarda solo i conviventi, molte le falle; critica la situazione per le fornitura delle bombole di ossigeno.

    https://podcast-radio24.ilsole24ore.com/radio24_audio/2020/201121-reportage.mp3?awCollectionId=reportage&awEpisodeId=201121-reportage

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