venerdì 13 novembre 2020

L'indice R di ISS e la sua barra d'errore

Il rapporto settimanale dell'Istituto Superiore di Sanità con l'aggiornamento dei famosi indicatori è disponibile qui. I dati del Trentino sono fortemente condizionati dalla scelta di non confermare con tampone molecolare i positivi antigenici, facendo apparire una situazione molto migliore rispetto a quella reale. Sorprende che l'ISS non abbia fatto alcuna verifica di consistenza dei dati. Appena posibile vi presenterò una analisi dettagliata dei diversi parametri.

Qui mi limito ad aggiornare la curva della stima dell'indice di trasferimento del contagio R fornita da ISS confrontandola con i risultati del modellino elementare che vi avevo descritto un paio di settimane fa.

I punti rossi sono le stime contenute nei rapporti settimanali ISS con le relative barre d'errore. I punti e la linea blu sono i risultati di una stima basata su un modello elementare

Nel grafico ho incluso anche la stima per il prossimo 18 novembre sempre basata sul modellino citato precedentemente. Ricordo che i dati sono mediati sulle due settimane precedenti la data mostrata nella figura. La tendenza è quella di una convergenza verso il valore unitario che, in altre parole, corrisponde al superamento del picco dei nuovi contagi.

Sono abbastanza sorpreso dell'ampio margine di errore associato all'ultima stima fornita da ISS. Trattandosi di un dato nazionale e considerato l'elevato numero di contagi inclusi nella analisi statistica, non capisco come ci possa essere una indeterminazione così grande. Anche se i dati forniti da alcune Regioni/PPAA non fossero accurati, difficilmente potrebbero incedere sulla incertezza della stima fatta a livello nazionale. A naso, mi sembra il risultato di una analisi dei dati fatta male, con qualche problema di consistenza. Sento conferenze stampa e dichiarazioni varie dove viene riportato con grande evidenza che il valore (medio) di R è sceso da 1,72 a 1,43. Vero, ma considerati i margini d'errore, ci sarebbe una probabilità non trascurabile anche per l'ipotesi che R non sia diminuito affatto. Purtroppo in ISS sento sempre parlare di valori medi, ma nessuno sembra mai prendere in considerazione l'ampiezza dell'intervallo di confidenza.


2 commenti:

  1. Quello di ISS è un intervallo di confidenza al 95%? Non vedo questa informazione sul report delle singole regioni.

    RispondiElimina
  2. Solitamente l'intervallo di confidenza è sempre calcolato al 95% (2 sigma). Quando si fanno altre scelte andrebbe specificato.

    RispondiElimina