venerdì 18 dicembre 2020

Aggiornamento 18 dicembre: Natale con R uguale ad 1?

Ecco il consueto aggiornamento settimanale, basato sui dati appena comunicati dalla Protezione Civile Nazionale. Partiamo, come al solito, dalla curva dei decessi che - a livello nazionale - mostra un valore simile a quello della settimana scorsa. La speranza che la curva dei decessi scendesse rapidamente sembra sfumata, anche alla luce del livello pressoché costante dei nuovi contagi.

Il dato del Trentino è ulteriormente peggiorato rispetto alle scorse settimane portandosi alla seconda posizione nella non invidiabile classifica sui decessi registrati a livello regionale:

Ormai il Trentino presenta un livello di decessi quasi doppio rispetto alla media nazionale. Intanto Piazza Dante oscilla tra "zona rossa SI', no, forse", aspettando che intervenga una qualche norma nazionale a toglierci le castagne dal fuoco. Domenica sera presenterò un aggiornamento sulla ben nota anomalia legata ai contagi ufficiali del Trentino. Il post di domenica prossima sarà dedicato, in particolare, ad un confronto tra il Trentino e l'Alto-Adige e potrà essere utile per capire gli alti costi che il Trentino sta pagando a causa degli errori fatti durante questa seconda ondata pandemica.

La curva dei contagi nazionali mostra chiaramente una tendenza alla stabilizzazione. La tendenza a scendere registrata durante le scorse settimane sembra pressoché svanita:

Questo andamento si riflette in un incremento dell'indice di trasferimento del contagio R che si sta pericolosamente avvicinando ad 1. Notate come il dato comunicato oggi dall'Istituto Superiore di Sanità (ultimo punto rosso) coincida "incredibilmente" con la stima del mio modellino (punti e linea blu) che avevo rilasciato 9 giorni fa.

Si noti la chiara tendenza a crescere mostrata dalle mie stime più recenti (punti blu). Il dato per il prossimo 23 dicembre è ancora parziale

A livello nazionale i ricoveri ospedalieri stanno calando con un andamento che è leggermente più veloce rispetto alle settimane precedenti:
Derivata logaritmica dei ricoveri nei reparti Covid (tutti i reparti). Il dato mostrato è il valore giornaliero, mediato sugli ultimi 7 giorni.

Vediamo infine il quadro europeo che mostra come il picco della seconda ondata sia ormai passato. Le situazioni più critiche si registrano solo in alcune regioni europee tra cui il Veneto (ma ci sarebbe anche il Trentino se la Protezione Civile Nazionale evidenziasse tutti i nuovi contagi e non si limitasse ai positivi molecolari).
Tratto da ECDC




1 commento:

  1. (il Fatto Quotidiano - 15 dicembre 2020)

    “In Spagna i morti per Covid sono 29mila in più”: il riconteggio che cambia la portata della pandemia

    L'Instituto Nacional de Estadística ha ricalcolato il numero dei decessi durante la prima e seconda ondata includendo, come da direttiva Oms, non solo i casi “accertati” ma anche quelli “sospetti”.

    19mila morti in più rispetto ai dati diffusi dal Ministero della Sanità durante la prima ondata, 10mila durante la seconda. Tutti vittime del Covid in Spagna. I calcoli che ridisegnano la portata della pandemia a Madrid arrivano dall'Instituto Nacional de Estadística, l’equivalente dell’Istat, che ha riconteggiato il numero di decessi per coronavirus nel Paese,

    includendo non solo quelli CERTIFICATI CON TAMPONE ma anche quelli CON SINTOMI COMPATIBILI COL Covid, come richiesto dalla direttiva Oms del 20 aprile.

    Il risultato? Le vittime complessivamente sono state finora 76mila e non 47mila. Più dell’Italia, dunque, che finora ne ha registrate oltre 65mila, guadagnandosi il triste primato di primo Paese in Europa per numero di morti, almeno fino al riconteggio spagnolo.

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