sabato 5 dicembre 2020

I vaccini per l'influenza mancano per colpa della Magistratura?

I mezzi di informazione hanno dato ampio risalto ad una lettera scritta dagli avvocati difensori del Presidente della Regione Lombardia Attilio Fontana. La lettera era indirizzata ai Magistrati che stanno indagando Attilio Fontana per l'acquisto dei famosi "camici di famiglia" e sostiene che l'attuale carenza di vaccini per l'influenza che si registra in Lombardia sia dovuta al fatto che i funzionari regionali non attivano procedure di acquisto a trattativa privata per paura di essere indagati. In Italia nessun potere, Magistratura inclusa, può dichiararsi completamente innocente rispetto ai gravi problemi che affliggono il Paese, ma dare la colpa della mancanza dei vaccini antinfluenzali alla Magistratura mi sembra una scusa francamente un po' puerile ed anche pericolosa. Il presidente Fontana sarebbe più credibile se, prima di lamentarsi delle inchieste della Magistratura, avesse licenziato i dirigenti regionali che non sono stati in grado di programmare adeguatamente la campagna vaccinale 2020.

La storia non riguarda solo la Lombardia. Anche altre Regioni/PPAA si sono trovate nella stessa identica situazione. Credo che molti ultra-70enni trentini abbiano avuto una esperienza simile alla mia: infinite telefonate a vuoto al medico di famiglia, il centro di prenotazione CUP sostanzialmente disattivato e anche chi, come il sottoscritto, era abituato a fare il vaccino antinfluenzale ormai da molti anni, quest'anno non è riuscito a farlo. Sentendo l'evanescente assessora alla Salute del Trentino che parla sempre di un imminente arrivo di nuove dosi, nello stile "Deserto dei Tartari" potremmo definirla una sorta di "fuga dal vaccino".  

Quanti vaccini antinfluenzali siano arrivati in Trentino e dove siano finiti non lo sappiamo. Non abbiamo neppure sentito i responsabili dell'acquisto e della distribuzione dei vaccini chiedere scusa ai cittadini per i disagi arrecati.

Ci sono stati gravi errori sia nella programmazione degli acquisti che nella distribuzione dei vaccini. Pensare che le stesse persone saranno probabilmente incaricate di gestire la somministrazione dei vaccini per SARS-CoV-2 mi genera una forte inquietudine.



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