La rivista New England Journal of Medicine ha pubblicato i risultati dei test di Fase 3 del suo vaccino denominato mRNA-1273, sviluppato in collaborazione con National Institute of Allergy and Infectious Diseases (NIAID) che fa parte del National Institutes of Health (NIH). Il lavoro lo potete trovare qui:
LR Baden, et al. Efficacy and Safety of the mRNA-1273 SARS-CoV-2 Vaccine. The New England Journal of Medicine. DOI: 10.1056/NEJMoa2035389
In un comunicato del NIAID (Istituto diretto dal prof. Anthony Fauci) vengono riassunti i risultati principali della sperimentazione. Il vaccino ha dato buoni risultati anche sui volontari di età superiore ai 65 anni anche se per loro l'efficacia del vaccino sembra essere un po' più bassa (valore medio 86% contro il 95% della media dei volontari di età compresa tra 18 e 65 anni).
Non si può dire ancora nulla rispetto al possibile effetto sterilizzante (prevenzione da forme asintomatiche del contagio che possano rendere il vaccinato potenzialmente contagioso per altre persone). A questo proposito il comunicato del NIAID afferma: "Although mRNA-1273 is highly efficacious in preventing symptomatic COVID-19, there is not yet enough available data to draw conclusions as to whether the vaccine can impact SARS-CoV-2 transmission. Preliminary trial data suggests there may be some degree of prevention of asymptomatic infection after a single dose. Additional analyses are underway of the incidence of asymptomatic infection and viral shedding post-infection to understand the vaccine’s impact on infectiousness".
Il vaccino è già in distribuzione sia negli Stati Uniti che in Gran Bretagna con una autorizzazione provvisoria per uso in condizioni di emergenza. L'approvazione da parte dell'EMA dovrebbe arrivare durante la prima settimana di gennaio e l'Italia ne ha già ordinato 10 milioni di dosi (utili per vaccinare 5 milioni di persone). Rispetto al vaccino Pfizer, il vaccino Moderna richiede prescrizioni meno stringenti per quanto riguarda la temperatura di conservazione e questo potrebbe rendere più agevoli le operazioni di distribuzione e di somministrazione su larga scala.
Vaccinazioni in Italia
RispondiEliminae vaccinazioni nel nostro piccolo Trentino
Il rapporto tra la popolazione italiana e quella trentina
è pari a 60.36 / 0.538 = 112
(proprio come il Numero Unico Emergenze, per ricordarselo)
Si possono quindi prendere i numeri del Piano Strategico del Ministero della Salute e così ottenere:
Operatori sanitari e sociosanitari
1.404.037 in Italia >> 12 mila
Personale ed ospiti dei presidi residenziali per anziani
570.287 in Italia >> 5 mila
Anziani over 80 anni
4.442.048 in Italia >> 40 mila
Totale prima somministrazione (metà vaccinazione)
6.416.372 in Italia >> 57 mila
+++++++++++++++++++++++++++++
Persone dai 60 ai 79 anni
13.432.005 in Italia >> 120 mila
Popolazione con almeno 1 co-morbidità cronica
7.403.578 in Italia >> 66 mila
Totale seconda somministrazione (metà vaccinazione)
20.835.583 in Italia >> 186 mila
+++++++++++++++++++++++++++++++
totale prima e seconda somministrazione
27.251.955 in Italia >> 243 mila in Trentino
NB le varie categorie non sono "mutuamente esclusive" (cioè l'intersezione non è nulla)
NB per una vaccinazione ci vogliono 2 somministrazioni
DOPO / IN SEGUITO / SUCCESSIVAMENTE...
(prosegue il piano strategico)
...naturalmente, con l'aumento delle dosi di vaccino si inizierà a sottoporre a vaccinazione le altre categorie di popolazioni, fra le quali quelle appartenenti ai servizi essenziali:
- gli insegnanti ed il personale scolastico ad alta priorità,
- le forze dell'ordine,
- lavoratori di servizi essenziali e degli ambienti a rischio,
- il personale delle carceri e dei luoghi di comunità