giovedì 3 dicembre 2020

Fact checking: le terapie intensive si stanno effettivamente svuotando?

Il dato nazionale sull'occupazione dei posti di terapia intensiva nei reparti Covid ha finalmente raggiunto il picco associato alla seconda ondata pandemica e, da alcuni giorni, mostra una lieve tendenza alla diminuzione. Ad esempio, oggi il numero complessivo di posti letto occupati in terapia intensiva ammontava a 3.587 unità, a fronte di una occupazione di 3.616 posti letto registrata ieri.

 

A partire da oggi, le tabelle della Protezione Civile Nazionale riportano un nuovo dato che ci aiuta a capire meglio quello che sta accadendo. Accanto al numero dei posti letto occupati è stata aggiunta una colonna dove si indica il numero di nuovi ricoveri in terapia intensiva avvenuti nell'arco delle ultime 24 ore. Il dato di oggi riporta 217 nuovi ricoveri, ma si tratta di un dato incompleto perché Campania ed Alto-Adige non sono riusciti a fornire il dato

In Trentino siamo passati da 47 a 45 posti letto occupati, con 4 nuovi ricoveri e 9 decessi. Il valore attuale dei posti di terapia intensiva occupati in Trentino dai pazienti Covid (normalizzato per 100.000 abitanti) è superiore di quasi il 40% rispetto al dato medio nazionale. Impressionante per un Trentino che ancora qualche settimana fa si vantava di "avere le terapie intensive vuote".

Non sappiamo quante siano state le dimissioni, ma sappiamo purtroppo che una buona fetta dei posti letto liberati in terapia intensiva è collegata ai decessi (ben 993 registrati durante le ultime 24 ore, uno dei valori più alti durante tutto il corso della pandemia). Non tutte le persone decedute erano ricoverate in terapia intensiva, ma certamente se non ci fossero stati tutti questi decessi la tendenza alla riduzione dei posti letto occupati in terapia intensiva sarebbe stata meno marcata.

Ci vorranno ancora molte settimane prima che la situazione dei reparti di terapia intensiva sia riportata sotto controllo. Nel frattempo i governanti di Regioni/PPAA pensano al Natale prossimo venturo e agli affari che languono. Ecco che la Valle D'Aosta si autoproclama "zona gialla" con tanto di Comitato tecnico scientifico locale. Assolderanno gli stessi esperti che questa estate hanno fatto riaprire le discoteche in Sardegna? Il Trentino non è da meno e dopo aver nascosto migliaia di contagiati durante tutto il mese di novembre, si appresta ad allentare le poche restrizioni esistenti.

Tanto i reparti di terapia intensiva non sono più un problema!

1 commento:

  1. L'andamento alla data odierna delle curve Italia del totale dei positivi, totale usciti dal Covid (morti+guariti) e attuali infetti, tutti calcolati a partire dal 1° agosto scorso, assomiglia a quello delle analoghe curve nella prima ondata visto all'incirca il 20 aprile scorso.

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