Dopo una settimana trascorsa dallo scorso 3 dicembre, data a partire dalla quale la Provincia Autonoma di Trento è stata costretta a comunicare i dati completi sui nuovi positivi, capiamo perché in Piazza Dante ci fosse tanta ritrosia a fornire i dati completi. Qui di seguito vi mostro i grafici aggiornati che riportano i valori dei contagi registrati in Trentino (zona gialla) ed in Alto-Adige (zona rossa da poco transitata al livello arancione). Risulta evidente il fatto che avere trattato il Trentino diversamente dall'Alto-Adige non aveva molto senso:
Notiamo che per il Trentino i valori dei contagi veri (linee continue: molecolari + antigenici non confermati con molecolare) sono sistematicamente circa doppi rispetto ai dati dei positivi molecolari (quelli comunicati dalla Protezione Civile Nazionale). Soltanto lunedi 7 dicembre i due valori si sono avvicinati. Ricordo che il numero di contagi comunicato quotidianamente si riferisce al giorno precedente la data di pubblicazione. Quindi il dato del 7 dicembre riguardava i contagi di domenica 6 dicembre quando la somministrazione di tamponi antigenici nelle farmacie convenzionate e presso i medici di base era sostanzialmente sospesa.
Notiamo infine che il livello dei nuovi contagi registrati in Trentino è sempre stato più elevato rispetto a quello dell'Alto-Adige (al contrario di quanto si deduce osservando solo i dati dei positivi molecolari).
Il Presidente Fugatti, in conferenza stampa, giovedì 10 dicembre:
RispondiElimina"Se guardiamo il dato dei contagi l'incidenza della positività sui molecolari è sull'8% inferiore al dato nazionale che di solito è sul 10% e la positività media nazionale è fatta solo sui molecolari.
Se noi sommiamo l'incisività dei molecolari a quella degli antigenici siamo sul 10% e quindi siamo in linea con il dato nazionale.
Ma non è un dato negativo perché noi gli antigenici li facciamo solo sui sintomatici e quindi il nostro dato è maggiore rispetto ad altri territori.
Quindi se guardiamo il dato dell'incisività sono dati in linea o migliori del resto del Paese".
"I dati di oggi ci dicono che i decessi purtroppo sono importanti: sono 9"
Poi ci sono i ricoveri: 48 pazienti in terapia intensiva (in Alto Adige sono 31) e un totale di 479 persone in ospedale (in Alto Adige sono 402).
"Dati non buoni li abbiamo sulle ospedalizzazioni - ha spiegato Fugatti - e sui presenti in terapia intensiva: è ben vero che sono stabili da qualche giorno ma i 48 in rianimazione è dato oggettivamente alto e anche i 479 nei reparti ospedalieri.
Sono numeri sopra la soglia critica dei territori ma in linea con le scorse settimane.
E poi ci sono anche le buone notizie - conclude - come i 288 guariti e le dimissioni dai reparti ospedalieri che sono 35".