domenica 6 dicembre 2020

Molecolari e antigenici: Trento e Bolzano a confronto

Il giorno in cui sarebbero stati rivelati i numeri completi dei contagi (molecolari e antigenici) era stato inizialmente previsto per lunedì 30 novembre, poi spostato a giovedì 3 dicembre a causa di un non meglio specificato ritardo nella messa a punto del sistema ministeriale per la raccolta dei dati.

Al momento il sito della Protezione Civile Nazionale continua a comunicare quotidianamente quelli che sembrano essere solo i numeri dei tamponi molecolari positivi, ma - almeno a livello locale - è finito l'embargo sulle notizie relative ai positivi antigenici.

Anche se i dati completi sono conosciuti solo per un esiguo numero di giorni, può essere interessante fare un primo raffronto tra i numeri dei contagi comunicati dalla Provincia Autonoma di Trento e dalla Provincia Autonoma di Bolzano. 

Notiamo che la Provincia Autonoma di Bolzano non ha aspettato l'ultima scadenza ministeriale per comunicare i dati completi. Il Trentino invece ha secretato i dati fin che ha potuto e quindi non è ancora possibile fare un confronto abbastanza esteso tra le due Province autonome.

Partiamo dai dati dei nuovi contagi registrati in Alto-Adige durante l'ultima settimana:

Fonte dati: Provincia Autonoma di Bolzano

 

La linea tratteggiata mostra l'andamento dei positivi trovati con i tamponi molecolari. La linea continua è la somma dei tamponi molecolari e dei tamponi antigenici. Non è chiaro se la Provincia Autonoma di Bolzano sottoponga ancora i positivi antigenici ad un rapido controllo con tampone molecolare (come faceva a novembre) oppure se abbia abbandonato tale pratica. 

Notiamo che i dati di lunedì 30 novembre e di oggi domenica 6 dicembre mostrano un numero esiguo di positivi trovati con tamponi antigenici. La cosa non è sorprendente considerato che la gran parte di questi positivi vengono individuati dai medici di base o dalle farmacie abilitate alla somministrazione dei tamponi antigenici. Durante il week-end tali attività vengono sospese. Ricordo che i dati vengono comunicati alla mattina e si riferiscono al giorno precedente. Quindi il dato odierno è quello dei positivi trovati sabato 5 dicembre, mentre il dato del 30 novembre corrispondeva ai positivi di domenica 29 novembre. Se consideriamo solo i tamponi eseguiti durante i giorni lavorativi, circa il 70% dei tamponi positivi complessivi è di tipo molecolare, contro un 30% circa di tamponi antigenici.

Come già detto, i dati dei tamponi antigenici del Trentino sono noti solo a partire dal 3 dicembre:

Fonte dati: Provincia Autonoma di Trento
 

Balza subito agli occhi la forte differenza rispetto all'Alto-Adige. In Trentino i tamponi positivi antigenici e quelli molecolari sono stati più o meno gli stessi. Notiamo inoltre che il numero complessivo di positivi è stato sistematicamente più alto rispetto a quello dell'Alto-Adige.

Alla luce di questi primi risultati capiamo perché le Autorità trentine siano state così riluttanti a comunicare il numero vero dei contagi. I numeri del Trentino confermano quello che era già evidente guardando i dati dei ricoveri e dei decessi. La situazione reale del Trentino è molto lontana rispetto a quello stato di relativa tranquillità che le Autorità provinciali hanno cercato di propinarci durante tutto il mese di novembre. 

Sento consiglieri provinciali inveire contro coloro che da settimane chiedono che venga fatta chiarezza e vengano forniti i dati che - fino ad oggi - sono stati secretati. Invece di prendersela con i presunti "disfattisti" dovrebbero prendersela con i loro capi politici ed i loro referenti tecnici che ci hanno trascinato in questa pericolosa situazione. 

Quante vite umane avremmo potuto salvare e quanti costi economici avremmo potuto evitare se avessimo seguito una linea di maggiore prudenza informando tempestivamente i cittadini sul vero stato della pandemia in Trentino?





1 commento:

  1. Anche in Abruzzo fanno a modo loro...

    In Italia nessuna Regione è più “rossa”. Ma il Presidente della Regione dell’Abruzzo ha operato il cambio di fascia autonomamente: “I tecnici del nostro CTS mi hanno assicurato che la situazione sanitaria è ormai sotto controllo; poiché io devo sempre pensare all’equilibro tra la salute e l’economia, non potevo sotto l’Immacolata rischiare di ammazzare il commercio”, ha dichiarato Marco Marsilio.

    Da oggi, dunque, riaprono i negozi e da mercoledì le lezioni in seconda e terza media torneranno in presenza. Tale mossa ha portato disordine nel governo poiché la cabina di regia che monitora i dati di tutte le regioni non ha riconosciuto questa anticipazione: la scadenza dei 21 giorni era prevista per mercoledì, non per lunedì.

    La risposta dal Governo: una lettera inviata dal ministro per gli Affari Regionali e da quello della Salute chiede di revocare l'ordinanza immediatamente, ricordando al presidente Marsilio "le gravi responsabilità che potrebbero derivare dall’applicazione delle misure da Lei introdotte riguardo alla salute dei cittadini abruzzesi". Qualora non fosse ritirata, i ministri intraprenderanno ogni iniziativa, "anche giudiziaria", per garantire che l'applicazione delle misure di contenimento sia uniforme sul territorio nazionale e che sia tutelata la salute dei cittadini.

    La risposta del presidente della Regione Abruzzo è stata: "Ho ricevuto la lettera di diffida firmata dai ministri Boccia e Speranza: io non voglio drammatizzare il conflitto con il Governo, ma francamente considero eccessivo - se non risibile - il tono intimidatorio e la minaccia di responsabilità penale rispetto ai contagi che deriverebbero da questo evento".

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