Nota aggiunta il 22/12/2020:
Dopo aver ricevuto la mia PEC, Ministero e ISS hanno messo a posto la tabella degli indicatori
Non mi hanno neanche risposto per ringraziarmi , ma almeno adesso i conti tornano.
Parlo dei conti "ufficiali" naturalmente, perché dei contagi veri
del Trentino non c'è alcuna traccia
La ben nota storia dei contagi fantasmi del Trentino che ci ha accompagnato fin dall’inizio delle scorso mese di novembre non sarebbe potuta nascere se Ministero della Salute e Istituto Superiore di Sanità avessero svolto i compiti di vigilanza di loro competenza. La reazione di Ministero e ISS, fino ad oggi, è stata quella di far finta di non sapere, in attesa che le polemiche si attenuino e senza fare alcuna valutazione sulla possibile esistenza di precise responsabilità, sia di chi ha architettato la procedura elusoria nel conteggio dei contagi, sia di chi ha omesso di fare le verifiche.
Eppure basta dare una rapida occhiata alla tabella dei 21 indicatori che l’Istituto Superiore di Sanità ha rilasciato ieri per il Trentino per capire che i conti proprio non tornano. Vediamo allora questi indicatori e confrontiamoli con i dati noti.
Il documento di cui parliamo è la sintesi degli indicatori corrispondente al 31-esimo rapporto nazionale, corrispondente alla settimana che andava dal 7 al 13 dicembre. Per comodità di lettura riporto una piccola parte del documento:
Notiamo, prima di tutto, una incongruenza relativa alla stima dell’indice di trasmissione del contagio Rt. A pag. 3 (quadro sintetico degli indicatori) si fa riferimento alla stima puntuale (sembra di capire che “puntuale” significhi mediata su 7 giorni) calcolata al 2 dicembre. Il valore del Trentino è 1.05 (CI: 0.97-1.13). Ma se andiamo a pag. 8 dello stesso documento troviamo che l’indicatore 3.2 (vedi figura sopra) diventa 0.68 (CI: 0.66-0.7). Anche assumendo che il valore si riferisca a stime fatte in date diverse (ma che senso avrebbe visto che parliamo della stessa grandezza, all’interno dello stesso documento?) come potremmo spiegare una tale differenza? Tanto più che un valore di Rt pari a 0.68 implica una rapida discesa dei nuovi contagi che è esattamente l’opposto di quanto accaduto in Trentino a dicembre.
Anche l’indicatore 3.1 (casi riportati alla Protezione Civile Nazionale negli ultimi 14 giorni) nel caso del Trentino è clamorosamente sbagliato (vedi figura sopra). Sarebbero ben 19.207 che, come si può facilmente verificare è addirittura superiore al numero di tutti i contagi comunicati dal Trentino dall’inizio della pandemia fino al 12 dicembre (18.198). Veramente sconcertante!
Come abbia fatto l’ISS a calcolare che i casi comunicati dal Trentino come indicatore 3.1 sia calato nell’ultima settimana del 32,4% è un mistero per me irrisolvibile. Per aiutare l’ISS a capirci qualcosa ho riassunto i valori dei contagi comunicati dal Trentino alla Protezione Civile Nazionale nel corso delle ultime settimane:
Settimana |
Casi settimanali |
Casi Ultimi 14 gg. |
Variazione % |
16/11 - 22/11 |
1328 |
3010 |
-6,5% |
23/11 - 29/11 |
1661 |
2989 |
-0,7% |
30/11 - 6/12 |
1546 |
3207 |
7,3% |
7/12 - 13/12 |
1252 |
2798 |
-12,8% |
I dati sono quelli comunicati alla Protezione Civile Nazionale
Quindi -12,8% e non -32,4% come riportato erroneamente nella tabella ISS. Sappiamo inoltre che a partire dall’inizio del mese di Novembre il Trentino ha “dimenticato” di sottoporre a verifica con tampone molecolare la maggioranza dei contagiati, identificandoli solo con il tampone rapido antigenico. Il tampone molecolare è stato fatto solo dopo 10-15 giorni quando la maggioranza dei contagiati era tornata virologicamente negativa. Tutti questi casi (la grande maggioranza dei casi registrati a novembre) sono sfuggiti alle statistiche ufficiali. A partire dallo scorso 3 dicembre il dato delle persone testate solo con il tampone rapido antigenico è stato comunicato al Ministero della Salute, ma non si capisce dove sia finito. Ricostruendo quello che è successo sulla base dei comunicati stampa della Provincia Autonoma di Trento, risulta che nella settimana che andava dal 7 al 13 dicembre il numero dei nuovi contagi è stato pari a 2.685 casi, più del doppio dei casi settimanali ufficiali. Tra l’altro la maggior parte dei positivi trovati solo con il tampone rapido antigenico erano sintomatici e avrebbero dovuto entrare a far parte anche della stima di Rt.
Non sappiamo quali siano i numeri che il Trentino ha comunicato al sistema di sorveglianza integrata, ma alla luce dei fatti discussi precedentemente appare inverosimile che nella settimana che andava dal 7 al 13 dicembre tali casi siano calati del 37% così come indicato dall’indicatore 3.4 (pag. 8 del documento ISS).
La scorsa settimana è stato osservato un anomalo incremento del numero di focolai presenti in Trentino (indicatore 3.5, vedi figura sopra). 742 focolai è un numero elevatissimo in rapporto alla popolazione del Trentino, considerato che i focolai erano poco più di 10.000 in tutta Italia. Nella settimana precedente il valore dell’indicatore 3.5 del Trentino era pari a 28. In una settimana passiamo da 28 a 742 focolai e nessuno al Ministero della Salute si accorge dell'anomalia?
Altrettanto sconcertante il valore (1.645) assegnato all’indicatore 3.6 (numero di nuovi casi non associati a catene di trasmissione note). Ma come si spiega se in una settimana il Trentino ha segnalato alla Protezione Civile Nazionale solo 1.252 contagi? E come è compatibile questo dato con il fatto che il Trentino
abbia dichiarato un valore pari al 100% per l'indicatore 2.6 (nuovi casi
per cui sia stata effettuata una regolare indagine epidemiologica con
ricerca dei contatti stretti/totale di nuovi casi di infezione
confermati, pag. 8 e 9 del documento ISS).
Come vedete la conferma di zona gialla per il Trentino è stata fatta sulla base di dati assurdi, neppure lontanamente collegati alla situazione reale. Io non sono in grado di dire se questo fatto sia dovuto a errori materiali, negligenze o peggio ancora dolo. Mi sembra però che la credibilità del sistema di monitoraggio ne esca proprio malconcia.
Niente paura...a pagina 8 Trento ha preso i dati del Piemonte, Bolzano ha preso i pesanti dati di Trento ed il Piemonte ha preso i dati di Bolzano. Il resto mi pare a posto...credo sia un problema di ordinamento alfabetico in qualche tabella di raccordo. Aiuto!
RispondiEliminaGiusto per avere un'idea dell'accuratezza con cui l'ISS svolge il suo lavoro!
RispondiEliminaMi lasci dire che questo problema non sarebbe successo se da parte delle istituzioni statali e locali si prestasse maggiore attenzione a codifiche e descrizioni STANDARD. In teoria credo che a far bene dovrebbero essere utilizzati gli standard di codifica territoriale definiti da EUROSTAT con NUTS (Nomenclatura delle Unità Territoriali Statistiche). In tale contesto le nostre provincie autonome vengono definite nel modo seguente :
RispondiEliminaCodice NUTS Descrizione
ITH1 Provincia Autonoma di Bolzano/Bozen
ITH2 Provincia Autonoma di Trento
Entrando nel dettaglio del documento di monitoraggio di ISS sI può rilevare che ad esempio le nostre provincie vengono definite in due modi diversi:
PA BOLZANO
PA TRENTO
Provincia Autonoma di Bolzano
Provincia Autonoma di Trento
La definizione con PA ha creato il problema di ordinamento nei confronti del Piemonte, la seconda degfinizione è “da manuale”.
Aggiungo che anche la Protezione Civile nei file depositati in GitHub, visto che trattasi di informazioni a fini statistici, farebbe bene ad adottare le codifiche e le descrizioni ufficiali internazionali. Ricordo che su questo report le definizioni delle nostre provincie sono diverse dalle precedenti:
P.A. Bolzano
P.A. Trento
Per chiudere vorrei evidenziare un particolare. A guardare la definizione EUROSTAT le nostre provincie sono definite Autonome con la A maiuscola, cosa che stranamente non sempre compare sulle informazioni istituzionali delle provincie stesse (documenti , sito etc). Quali saranno le versioni registrate ufficialmente? Con la A maiuscola o minuscola?
Ne riparliamo finita questa pandemia, adesso abbiamo altri problemi.