venerdì 4 dicembre 2020

Aggiornamento Italia, 4 dicembre

Consueto aggiornamento del venerdì che esce più o meno in parallelo con  il rapporto settimanale sullo stato della pandemia in Italia rilasciato dal Ministero della Salute

Il quadro complessivo ci conferma che il picco della seconda ondata è ormai passato ed anche sul fronte dei decessi probabilmente siamo arrivati al punto di massimo. Solo tra un mese circa potremo dire qualcosa di sensato sulla struttura complessiva del picco che ha caratterizzato la seconda ondata pandemica. Per il momento siamo in una situazione ancora critica sul fronte dei ricoveri ospedalieri. I dati - ancora largamente incompleti - sul numero di nuovi ricoveri in terapia intensiva parlano di oltre 200 nuovi ricoveri giornalieri, con numeri dell'occupazione dei posti letto in terapia intensiva ancora fortemente condizionati dai decessi.

Vediamo ora i dati la cui fonte è - come di consueto - la Protezione Civile Nazionale. Partiamo dai decessi Covid registrati in Italia:

Si vede che il numero di decessi è rimasto abbastanza stabile nel corso delle ultime due settimane, segno che il massimo della curva è stato sostanzialmente raggiunto. A livello regionale il Trentino si conferma come uno dei territori con la letalità più elevata:
Si possono nascondere sotto il tappeto un bel po' dei contagi e così si riesce a rimanere artificiosamente in "zona gialla", ma il prezzo da pagare - in termini di sofferenze e vite umane - è purtroppo ineludibile.
 
Vi mostro l'ottima corrispondenza della mia stima empirica (anticipata in tempo reale) con il dato ufficiale 0,91 (95% IC: 0,79 - 1,08) rilasciato oggi dall'Istituto Superiore di Sanità per l'indice di trasmissione del contagio R mediato sulle due settimane che terminavano lo scorso 25 novembre

I punti rossi sono le stime ufficiali rilasciate dall'Istituto Superiore di Sanità. Il dato più recente è riferito allo scorso 25 novembre. I punti blu ed i valori numerici corrispondono alle stime del mio modellino empirico.

Colgo l'occasione per rilasciare una prima proiezione per il prossimo 9 dicembre. La proiezione è ovviamente basata su un set di dati non completo e potrebbe variare ancora un po' tra oggi e mercoledì prossimo. Si nota un certo rallentamento nella discesa dell'indice di trasmissione del contagio che resta ancora decisamente troppo alto per poter sperare che il livello dei nuovi contagi si riduca fino a valori accettabili (ovvero gestibili tramite contact-tracing) prima delle feste natalizie.

Il dato dei contagi mostra il solito andamento con oscillazioni di periodo settimanale ed una generale tendenza a scendere. Parliamo comunque ancora di circa 20.000 nuovi contagi al giorno (ovvero 200.000 contatti stretti che dovrebbero essere tracciati ogni giorno!). 

Sono passate circa tre settimane dalla metà del mese di novembre quando la Protezione Civile Nazionale ha registrato il picco dei contagi. Da allora il numero dei contagi si è circa dimezzato. Segno che la discesa non è così rapida come sarebbe auspicabile. L'effetto è ben noto ed è legato al comportamento sia dei singoli che delle Autorità. Quando la situazione sembra precipitare scatta la paura ed i comportamenti si fanno più prudenti. Appena si vede un segno di miglioramento, la voglia di buttarsi tutto alle spalle ha la prevalenza e parte - più o meno inconsapevole - il "liberi tutti". Il pericolo di trasformare il Natale in un nuovo (e ancora più pericoloso) Ferragosto è reale.

Da un paio di giorni, la Provincia Autonoma di Trento comunica i dati su tutti i contagi, non solo su quelli verificati con tampone molecolare. Due giorni sono troppo pochi per fare una qualche analisi. Oggi mi limito a notare che, durante gli ultimi due giorni, i tamponi molecolari positivi sono stati circa uguali ai tamponi antigenici positivi.

Vediamo ora il quadro europeo che è in sostanziale miglioramento. La situazione di Spagna, Belgio e Francia è molto meno grave rispetto a quella di un mese fa. Rimangono zone "molto scure" in Italia, Austria, Lussemburgo, Liechtenstein, Slovenia, Croazia, Portogallo, Polonia, Ungheria, Lituania e Svezia. 
 
Finlandia, Norvegia, Islanda e Irlanda sono i Paesi dove sia i contagi che i decessi raggiungono i livelli più bassi.

Tratto da ECDC







5 commenti:

  1. Solo per segnalare che la media ponderata dei contagi a 14 gg x 100. 000 abitanti relativamente all’area UE/EEA + UK (31 paesi) è seguente:

    05/12/2020 377 (*)
    29/11/2020 473
    13/11/2020 612
    01/11/2020 496

    (*) Il dato qui riportato è una stima stimato in quanto per la Spagna, non essendo disponibile il dato al 5/12/2020 si ipotizza un valore del parametro pari a 255 in base all’andamento dell’ultima settimana.

    La classifica relativa al parametro sopracitato nell’area UE/EEA + UK con riferimento alle prime 11 posizioni è la seguente

    1171 Luxembourg
    1142 Croatia
    1062 Lithuania
    988 Slovenia
    787 Liechtenstein
    750 Hungary
    698 Sweden
    682 Austria
    614 Portugal
    586 Poland
    577 Bulgaria
    569 Italy

    Da segnalare fuori UE la Svizzera a 627 con un dato più alto rispetto all’Italia (anche Austria e Slovenia hanno un dato peggiore dell’Italia come si vede nella tabella sopracitata– gli sciatori sono avvertiti).
    Per concludere rileviamo San Marino a 1047, Serbia a 1387, Montenegro a 1187, Croazia a 1141.
    Complessivamente i 55 paesi dell'Europa nella definizione estesa di ECDC si attestano poco sopra quota 300.

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    1. Mi scuso ma nel commento c'è un errore relativo al dato 5/12/2020.
      I dati corretti della media ponderata a 14 gg per 100.000 abitanti sono i seguenti:

      05/12/2020 402
      29/11/2020 473
      13/11/2020 612
      01/11/2020 496

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  2. Le segnalo una interessante analisi incrociata sul Post:

    I dati della settimana sul coronavirus in Italia. La curva dei contagi continua a scendere, quella dei decessi no, e sembra che il virus stia circolando soprattutto nel Nord Est

    Unendo i dati delle due mappe precedenti in un unico grafico, si può riassumere un po’ l’andamento delle regioni. Quelle più in alto sono quelle che hanno registrato un aumento dei casi rispetto alla settimana scorsa, quelle più in basso sono quelle dove sono calati di più, ovviamente in percentuale. Le regioni più a destra sono quelle in cui l’incidenza sulla popolazione continua a essere più elevata, mentre la dimensione dei cerchi è proporzionale al tasso di positività dei tamponi.

    Il colore infine corrisponde al rischio epidemiologico in cui è classificata la regione, e quindi alle misure restrittive in vigore (in rosso le più rigide).

    La posizione migliore nel grafico quindi è in basso a sinistra, con un cerchio piccolo; la peggiore in alto a destra.

    Si vede come le regioni in zona rosse siano tendenzialmente nel quadrante in basso a sinistra, segno che le misure sono state efficaci, con l’eccezione della provincia di BOLZANO dove l’incidenza sulla popolazione continua a essere molto alta.

    VENETO, FRIULI VENEZIA GIULIA e la provincia di BOLZANO sono quelle in cui, basandosi su questi indicatori, la situazione è peggiore.

    https://www.ilpost.it/2020/12/04/coronavirus-italia-dati-settimana-1-dicembre/

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    1. Il Veneto segnala da sempre il numero complessivo di positivi (molecolari + antigenici). Bolzano, almeno fino a pochi giorni fa confermava con tampone molecolare i positivi antigenici entro pochi giorni. Non ho informazioni sul Friuli V.G.

      Secondo i dati di questa sera (Protezione Civile Nazionale) il Veneto sembra l'epicentro della pandemia, ma in realtà oggi ci sono stati più contagi in Trentino (normalizzati rispetto al numero di abitanti).

      Se tutti avessero nascosto i contagi come il Trentino, il Nord-Est sarebbe un'isola felice (per i contagi naturalmente). Quanto ai ricoveri ed ai decessi, i numeri ci dicono quale sia la situazione reale: il Nord-Est è più o meno allineato con il resto del Nord Italia.

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  3. Chi volesse vedere l'andamento grafico, sempre aggiornato, dell'epidemia Covid nelle Regioni/PPAA italiane e alcune medie su 7 giorni nei Paesi europei, li trova sul sito dell'Istituto Nazionale di Fisica Nucleare: https://covid19.infn.it/mappa_regioni/#
    I grafici sono dal 24/2/2020, quindi non partono da zero per la 2° ondata e perciò è da tener presente che in luglio la distanza fra le curve era diversa per le diverse Regioni; inoltre, non c'è la curva cumulata guariti+morti, che è quella da confrontare direttamente con gli infettatisi. Comunque, il lavoro è ben fatto e c'è il vantaggio di poter confrontare a colpo d'occhio TUTTO l'andamento dell'epidemia nelle diverse Regioni/PPAA.

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