giovedì 30 dicembre 2021

2021: diario di un anno vissuto "virologicamente"

Gennaio: la speranza dei vaccini e la comparsa delle nuove varianti virali 

Il mese di gennaio fa segnare l'avvio delle vaccinazioni (almeno nei Paesi più fortunati che dispongono di dosi sufficienti dei vaccini). Israele aveva anticipato tutti avviando la sua campagna vaccinale già nel mese di dicembre 2020, seguito dalla Gran Bretagna e poi, sia pure con qualche lentezza, dal resto d'Europa. In Italia, i vaccini sono ancora "merce rara" e le somministrazioni sono limitate al personale sanitario più esposto al rischio di contagio ed agli anziani più fragili (più qualche infiltrato "saltafila" che in Italia non manca mai).

In Gran Bretagna si diffonde un nuovo ceppo virale che noi chiamiamo variante "inglese", ma che in Inghilterra viene definita variante del "Kent", regione inglese nella quale si erano manifestati i primi casi. Successivamente l'OMS introdurrà una classificazione delle principali varianti virali basata sull'alfabeto greco e la variane inglese verrà rinominata "Alpha". Sarà solo la prima di una lunga lista di varianti che suscitano preoccupazione (VOC, Variants Of Concern).

Il 30 gennaio, EMA autorizza la somministrazione del vaccino AstraZeneca, ma la storia di questo vaccino inizia subito con il piede sbagliato. Si scopre che, nella sperimentazione di fase 3, AstraZeneca aveva incluso un numero troppo limitato di volontari con più di 65 anni. Questo costringe EMA a limitare l'uso del vaccino solo alle persone più giovani. Sarà solo la prima di una serie di disposizioni destinate a cambiare radicalmente nel corso dei mesi successivi, suscitando sconcerto tra la popolazione e fornendo armi preziose alla propaganda no-vax.

Febbraio: in Italia cambia il Governo nazionale e la campagna vaccinale riparte

All'inizio del mese ECDC classifica il Trentino come "dark red". Qualche settimana dopo arriverà anche la classificazione in zona rossa secondo i parametri nazionali. Nei mesi precedenti, il Trentino, malgrado l'elevatissimo numero di contagi, ricoveri e decessi, era riuscito a rimanere zona gialla (a basso rischio) ricorrendo ad una interpretazione "autonoma" nella rendicontazione dei contagi.

Fino a metà febbraio, in Italia, la campagna vaccinale prosegue a rilento, ma non mancano i progetti faraonici per la costruzione di centri vaccinali "di design". La primula - simbolo della campagna vaccinale - appare ovunque,  ma i vaccini sono sempre troppo pochi. Il nuovo Governo nazionale si insedia a fine febbraio e pone - tra le sue priorità - il rilancio della campagna vaccinale: meno design e più vaccini.

Da Israele incominciano ad arrivare i primi risultati sull'efficacia del vaccino Pfizer-BioNTech nel "mondo reale". I risultati sono molto buoni e dimostrano che il vaccino, pur essendo stato disegnato sul ceppo virale originale (Wuhan) funziona molto bene anche per la variante Alpha. La pandemia in Israele si trasforma rapidamente in una pandemia dei "non vaccinati". Ovviamente non sono ancora disponibili dati sulla durata temporale della protezione indotta dai vaccini. 

Alpha si diffonde in tutto il Mondo e si avvia a diventare la variante dominante ovunque, anche se - localmente - incominciano a comparire altre varianti.

La Gran Bretagna decide di spostare la somministrazione della seconda dose per coprire con almeno una dose la maggior parte possibile dei suoi abitanti. La strategia è messa in discussione da molti scienziati che ne evidenziano i limiti. Tali preoccupazioni saranno confermate nei mesi successivi quando comparirà la variante indiana (Delta) per la quale una singola dose vaccinale offre una protezione molto limitata.

Marzo: l'ISTAT certifica il reale impatto della pandemia e nascono nuovi problemi con AstraZeneca

All'inizio di marzo l'ISTAT pubblica i dati completi sull'eccesso di mortalità registrato nel corso del 2020 e mostra il grande impatto delle prime due ondate pandemiche. 

Incominciano ad arrivare le prime segnalazioni su una serie di rari effetti avversi a cui sono soggette soprattutto le giovani donne vaccinate con AstraZeneca.  Dopo varie titubanze, l'EMA si pronuncerà per la limitazione dell'uso di AstraZeneca nei soggetti più giovani, riservandolo solo alle persone più avanti negli anni (in pratica, un ribaltamento delle prescrizioni iniziali). Questo fatto, assieme al dato dell'efficacia di AstraZeneca che - pur essendo buona - è decisamente inferiore rispetto a quella dei vaccini ad mRNA, provoca un fuggi-fuggi generale dal vaccino inglese. 

A metà marzo si sperimenta un nuovo anticorpo monoclonale (prodotto anche in Italia) che si rivelerà prezioso perché la sua efficacia cambia poco a seconda delle diverse varianti virali considerate. Oggi - che abbiamo a che fare con Omicron - è praticamente l'unico anticorpo monoclonale disponibile che garantisca una elevata efficacia.

Aprile: il picco pandemico in Italia cala, ma in India nasce una nuova pericolosa variante

In Italia, grazie al ritorno della buona stagione ed ai progressi della campagna vaccinale, la situazione della pandemia mostra un deciso miglioramento. L'attenzione dell'opinione pubblica incomincia ad essere focalizzata sul tema dei nuovi ceppi virali che, fino al quel momento, avevano interessato solo gli specialisti.

In India si registra un drammatico picco pandemico, legato alla diffusione di una nuova nuova variante che, successivamente, sarà chiamata Delta. Per il momento il problema sembra limitato al sub-continente indiano, ma da lì a poco diventerà un problema globale.

Appaiono nuovi studi in doppio cieco condotti per validare l'utilizzo di terapie che erano state adottate - sulla base di scelte emergenziali - nella fase iniziale della pandemia. Viene definitivamente dimostrata l'inefficacia del trattamento con plasma iperimmune (donato da guariti) che tante speranze aveva generato (e anche qualche spericolata speculazione politica).

Maggio: qualcuno millanta vacanze Covid-free e intanto Delta incomincia a diffondersi

Invece di vaccinare al più presto i più anziani e fragili, qualche politico fantasioso si inventa l'idea di vaccinare i (pochi) abitanti delle isole minori per poterle dichiarare "Covid-free". Un'idea assurda, a meno di non vaccinare anche tutti i turisti che le frequenteranno durante le imminenti vacanze estive. Ma si tratta di una formidabile idea di marketing, con decine di migliaia di turisti "boccaloni" che si precipitano a prenotare le vacanze nei nuovi paradisi "liberati dal virus". I Presidenti delle Regioni/PPAA che non hanno neppure un'isoletta da "sanificare" cercano disperatamente idee alternative. In mancanza di isole, c'è chi si spinge anche a proclamare alcune località montane "Covid-free".

L'Unione Europea decide di non rinnovare il contratto d'acquisto per il vaccino AstraZeneca che ha generato troppi problemi e che ormai rischia di rimanere inutilizzato nei magazzini. Qualche Paese diventa improvvisamente "generoso" e dona le scorte residue ai Paesi africani più poveri. Tutti discutono di varianti virali, ma solo pochi capiscono l'importanza di diffondere la vaccinazione a livello globale per prevenire la nascita di nuove varianti virali. Intanto la variante Delta incomincia a diffondersi al di fuori dei confini indiani. 

Giugno: in Europa tutto sembra andare per il meglio, ma ci sono alcune nuvole all'orizzonte

Finalmente l'Europa dispone di tutti i vaccini necessari per procedere ad una somministrazione generalizzata. I dati dei contagi diminuiscono e la pandemia incomincia ad effettuare una certa pressione selettiva su coloro che, volontariamente, hanno deciso di non vaccinarsi. Incomincia a prendere forma il "green-pass" che assumerà un ruolo via via crescente nei mesi successivi.

Sul fronte delle terapie, vengono annunciati i risultati preliminari relativi alla sperimentazione di nuovi antivirali, disegnati specificamente per combattere il SARS-CoV-2. Non sono una alternativa ai vaccini, ma possono diventare uno strumento prezioso per limitare i casi più gravi. In realtà diventeranno disponibili solo nel primo trimestre 2022, ma rappresentano comunque un importante punto di svolta nel contrasto alla pandemia.

A inizio giugno vengono segnalati i primi casi di miocarditi che possono colpire soprattutto maschi di giovane età dopo la somministrazione della seconda dose di un vaccino ad mRNA. Si tratta di eventi molto rari e facilmente risolvibili. La loro evidenziazione ci fa capire l'accurato lavoro di controllo che ha accompagnato quella che è destinata a diventare la più ampia somministrazione vaccinale di massa nella storia dell'Umanità.

A metà giugno la società tedesca Curevac conferma di avere grosse difficoltà per completare il progetto del suo candidato vaccino ad mRNA. Il progetto aveva generato grandi speranze anche perché era l'unico a gestione completamente europea, ma i risultati sul campo sono nettamente inferiori rispetto a quelli dei concorrenti americani. L'efficacia è troppo bassa.

Intanto la variante Delta è arrivata in Inghilterra. Da qui - nei mesi successivi - farà il salto verso il continente europeo.

In Israele, i primi studi evidenziano il calo di efficacia vaccinale dopo un certo numero di mesi dal completamento della vaccinazione. Qualcuno incomincia a parlare di somministrazione di una terza dose vaccinale.

Luglio: tifo calcistico e contagi crescono sia in Italia che in Inghilterra. Delta diventa dominante e la terza dose non è più un'ipotesi remota

Le aggregazioni associate alla fase finale del campionato europeo di calcio creano un terreno fertile per il dilagare della variante Delta che diventa dominante in Inghilterra e, con qualche settimana di ritardo, anche in Italia. Alla fine il campionato lo vince l'Italia, ma il virus vince ovunque.

Le mutazioni del ceppo virale Delta riducono l'efficacia dei vaccini, soprattutto per chi ha ricevuto solo la prima dose. In Italia, qualcuno ipotizza un picco di 30 mila contagi entro Ferragosto, ma in realtà - esaurito l'effetto calcistico, la situazione evolverà in modo meno critico rispetto a quanto previsto (forse anche grazie ai tanti positivi che "fuggono dal tampone" per timore di finire in quarantena durante le agognate vacanze estive).

A fine luglio, Israele rompe gli indugi e decide di somministrare una terza dose del vaccino Pfizer-BioNTech a coloro che avevano completato la vaccinazione iniziale più di 6 mesi prima. 

Nel frattempo, il premier inglese BoJo decide che la pandemia è finita ed elimina tutte le misure non sanitarie per il contenimento dei contagi. Pur in presenza di ampie fluttuazioni, l'andamento dei parametri pandemici inglesi tende a stabilizzarsi su livelli piuttosto alti sia di contagi che di decessi. Per gli inglesi è il "new normal".

Agosto: pandemia non ti conosco

In Italia tutti sono in vacanza e si preoccupano poco dei contagi. Intanto si ipotizza di limitare l'accesso dei non vaccinati ad alcune attività e le truppe no-vax si organizzano (anche grazie all'appoggio implicito di alcune forze politiche che - di fronte alla vaccinazione - tengono un atteggiamento quanto meno ambiguo).

Settembre: riaprono le Scuole, ma non è stato fatto nulla per gestirle meglio

La situazione della pandemia in Italia è abbastanza tranquilla e la progressiva riapertura delle Scuole non provoca l’immediata crescita dei contagi che molti temevano. Nel frattempo sono stati rottamati i banche a rotelle, ma non è stato fatto nulla (salvo alcuni rari casi isolati) per migliorare la qualità dell’aria delle aule scolastiche (siamo ancora fermi all'improbabile raccomandazione di tenere le finestre aperte anche in pieno inverno) e non si è neppure pensato a dotare le Scuole di mascherine più efficaci (FFP2).

Da Israele arrivano i primi risultati sulla terza dose che dimostrano la capacità di restituire una forte copertura contro i contagi, anche quelli dovuti alla variante Delta ormai dominante.

Viene annunciata l’imminente disponibilità del vaccino Pfizer-BioNTech in formulazione pediatrica. La notizia scatena le ire dei no-vax e dei loro sostenitori politici.

Ottobre: un mese abbastanza tranquillo, ma la prossima tempesta è già in arrivo

L'andamento della pandemia in Italia durante il mese di Ottobre 2021 è decisamente migliore rispetto al corrispondente mese dell'anno precedente. La campagna vaccinale italiana, pur essendo partita in grave ritardo, ha complessivamente registrato uno dei migliori risultati riportati a livello internazionale. Pur in presenza di una rumorosissima minoranza no-vax, gli Italiani si sono fatti vaccinare in massa e incominciano a sperare in un inverno tranquillo.

Intanto EMA autorizza la somministrazione della terza dose vaccinale anche in Europa e Curevac abbandona ufficialmente il suo progetto di candidato vaccino ad mRNA.

Novembre: ripartono i contagi, ma la situazione italiana è migliore rispetto a molti altri Paesi europei. A fine mese esplode la bomba Omicron

Pur in presenza di una significativa ripresa dei contagi e dei ricoveri, la situazione italiana rimane decisamente migliore rispetto a quella di molti altri Paesi Europei. Le misure italiane tra cui l'obbligo vaccinale per alcune categorie professionali ed il progressivo utilizzo del green-pass contribuiscono a mitigare la crescita dei parametri pandemici. Aumentano - arrivando spesso a gravi eccessi - le manifestazioni dei no-vax e dei no-pass, spesso strumentalizzate dai movimenti politici di estrema destra.

Pfizer annuncia i risultati della sperimentazione del suo nuovo antivirale: un passo importante per mitigare i danni più gravi della pandemia. 

Intanto Austria e Germania, dopo aver a lungo tollerato gli atteggiamenti anti-vaccini di una larga parte delle loro popolazioni, decidono di cambiare strategia attuando politiche di lockdown selettivo nei confronti dei non vaccinati ed introducendo (Austria) l'obbligo vaccinale a partire dal prossimo 1 febbraio 2022. I risultati non tardano ad arrivare e la situazione pandemica di quei Paesi viene rapidamente riportata sotto-controllo. Un modello che l'Italia tarda a copiare a causa delle resistenze da parte di alcune delle forze politiche che costituiscono il Governo di coalizione nazionale.

A fine novembre 2 novità. In Trentino, l'Azienda sanitaria rivela finalmente la verità sull'effettivo numero di contagi registrato nell'autunno 2020. La notizia ha rilievo solo localmente, ma rappresenta una legittima soddisfazione per tutti coloro che - in questo anno - si erano battuti per sapere come fossero andate effettivamente le cose.

A livello internazionale, le Autorità politiche e sanitarie devono fronteggiare la notizia della comparsa di una nuova variante Omicron che, nelle settimane successive, invaderà tutto il Mondo


Dicembre: fine anno nel segno di Omicron

Mentre i no-vax continuano imperterriti le loro proteste e qualche filosofo in cerca  di visibilità si improvvisa virologo dopo un veloce corso fatto in internet, l'attenzione degli studiosi di tutto il mondo si concentra su Londra dove Omicron è arrivata poco dopo la sua comparsa ufficiale in Sudafrica e si appresta a diventare il ceppo virale dominante.

La crescita dei contagi è impressionante e costringe rapidamente il Sindaco di Londra a dichiarare lo stato di emergenza a causa delle carenze di personale dovute al gran numero di persone costrette ala quarantena. Nel corso del mese di dicembre il numero dei pazienti ricoverati nei reparti Covid degli ospedali londinesi è più che triplicato, ma per fortuna non si osserva una analoga crescita dei ricoveri in terapia intensiva. 

Il quadro che emerge non è ancora ben definito, ma sembra di poter dire che Omicron è molto più contagiosa di Delta, probabilmente perché a causa delle sue numerose mutazioni riesce ad eludere le difese dei vaccini (anche di chi ha fatto 3 dosi). Tuttavia i contagi dei vaccinati sono mediamente di lieve entità e non vanno ad ingrossare le fila dei ricoverati in condizioni più gravi (dove invece ritroviamo principalmente non vaccinati e, a seguire, vaccinati con 2 dosi che hanno completato la vaccinazione da più di 5 mesi e non hanno ancora fatto la terza dose).

Ci vorrà ancora un po' di tempo per chiarire i diversi aspetti legati all'arrivo di Omicron: non è l'Armageddon temuto da alcuni e non è neppure il banale raffreddore sperato da altri. Ancora una volta la pandemia mette alla prova la nostra capacità di reagire a situazioni nuove ed impreviste. Ma - a differenza di quanto accadeva 2 anni fa - non stiamo combattendo a mani nude.

Buon 2022 a tutti e a tutte!

5 commenti:

  1. Sileri: “Colpi di coda di un virus che si sta indebolendo”

    Il sottosegretario alla salute: "Ma il concetto “sono vaccinato e sto a posto” è sbagliato”. Ci dovremo proteggere ad ogni inizio stagione come per l’influenza"

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    1. Covid, il dossier dal Sudafrica:
      “Omicron è la fine della pandemia”

      ESPERTI DISCORDI - Per la prof. Viola “clinicamente non cambia”. Ma scienziati di Cambridge, Hong Kong e Giappone, rilevano “una minor capacità di infettare i polmoni”

      DI GIAMPIERO CALAPÀ - 29 DICEMBRE 2021

      Omicron sarà il punto di svolta per la fine della pandemia? Comincia a esserci più di un indizio, studi che si accumulano e prendono consistenza perché si confermano combinati tra loro, dati e numeri che fanno ben sperare.

      https://www.ilfattoquotidiano.it/in-edicola/articoli/2021/12/29/covid-dal-sudafrica-omicron-e-la-fine-della-pandemia/6439827/

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  2. Ehm, prima l’allentamento, poi le restrizioni

    Dal calendario di entrata in vigore delle nuove misure emerge un’inversione temporale dei provvedimenti del Governo: 

    nonostante i contagi abbiano superato quota 100mila in un giorno, il Governo ha deciso di far scattare subito gli allentamenti (ovvero la modifica delle regole sulla quarantena) e di posticipare invece al 10 gennaio le restrizioni per i non vaccinati (con l’estensione del Super green pass a hotel, piscine, fiere, ristoranti all’aperto ed altre attività).

    Il motivo, soprattutto per quanto riguarda la stretta sugli alberghi, è evitare di creare disagi al turismo nel periodo a cavallo tra Capodanno e l’Epifania. Se la crescita dei casi continuerà a questo ritmo, però, il rischio è che il governo si trovi costretto a intervenire con nuove restrizioni proprio a inizio gennaio.

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  3. Buon Anno a tutti (neutro), con la speranza che sia più normale, in ogni campo. Un grazie al Prof. Bassi che ha tenuto ben vivo e informato questo blog.

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