Dopo essere rimasto a lungo appiattito sulla linea di ammiccamento ai no-vax propugnata dal suo "capitano" padano, il Presidente pro-tempore della Provincia Autonoma di Trento sembra aver finalmente capito il ruolo fondamentale delle vaccinazioni nel contrasto alla pandemia.
Qualche giorno fa si è fatto fotografare mentre gli inoculavano il vaccino, foto che qualche mese fa avrebbe potuto scatenare una immediata scomunica da parte del suo capo di via Bellerio. Addirittura è arrivato a prendere posizione contro le strampalate affermazioni fatte dal suo compagno di partito, il consigliere Job che fa propaganda no-vax (a nostre spese) utilizzando i canali di comunicazione ufficiali della Provincia.
Mi sarei aspettato che, anche sulla questione del green-pass sui mezzi pubblici, avesse tenuto un atteggiamento coerente. Invece lo sentiamo frignare quotidianamente prendendosela con il Governo nazionale che - a suo dire - dovrebbe esentare dall'obbligo gli studenti che usano i mezzi pubblici per andare a Scuola. In alternativa, chiede alle forze dell'ordine di "chiudere un occhio" e di non multare gli inadempienti.
In Trentino ci sono molte migliaia di studenti vaccinabili che non hanno ancora ricevuto neppure una dose vaccinale. La "maratona" che si sta svolgendo in questi giorni sarebbe una occasione perfetta per farsi vaccinare: c'è ancora un'ampia disponibilità di posti, ben distribuiti in tutto il Trentino. Inoltre è possibile scegliere il tipo di vaccino e chi volesse seguire le raccomandazioni di estrema prudenza adottate in alcuni Paesi del Nord Europa non avrebbe difficoltà a scegliere, per i più giovani, la somministrazione - come prima dose - del vaccino Pfizer-BioNTech che, come ben sappiamo, ha un dosaggio pari ad 1/3 rispetto al vaccino Moderna (che garantisce una protezione più stabile in funzione del tempo rispetto a Pfizer-BioNTech, ma che alcuni Paesi somministrano preferenzialmente solo sopra i 30 anni di età).
Poiché i trentini della fascia d'età compresa tra 20 e 29 anni hanno già raggiunto un eccezionale tasso di vaccinazione (i non vaccinati sono meno del 2%, dato migliore in Italia e, credo, uno dei migliori a livello internazionale), questa sarebbe l'occasione per vaccinare il più possibile anche i giovani di età compresa tra 12 e 19 anni (dove i non vaccinati sono ancora pari al 24% della popolazione).
L'estensione delle vaccinazioni consentirebbe di aumentare il livello di sicurezza delle Scuole (ancora meglio se le vaccinazioni di massa fossero state accompagnate da misure concrete per la sanificazione dell’aria delle aule scolastiche). Questo garantirebbe anche un maggiore livello di sicurezza dei trasporti pubblici dove i giovani rappresentano, soprattutto in alcune fasce orarie di traffico più intenso, uno dei gruppi di utenti più importanti.
Quindi - invece di chiedere agli addetti ai controlli di non fare il loro dovere - il Presidente pro-tempore dovrebbe incoraggiare i giovani a farsi vaccinare al più presto. Magari premiando coloro che partecipano alla "maratona" con un biglietto del concerto di Vasco. Così prenderà due piccioni con una fava: migliorerà la sicurezza di Scuole e trasporti pubblici e finalmente raggiungerà il sold-out per il concerto del prossimo Maggio.
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