venerdì 17 dicembre 2021

Omicron inganna tutti gli anticorpi monoclonali, ma non sfugge al Sotrovimab

L'arrivo della variante Omicron rischia di rendere obsoleti gran parte degli anticorpi monoclonali che attualmente sono utilizzati per il trattamento precoce di pazienti Covid ad alto rischio di gravi complicanze. Grazie al gran numero di mutazioni che caratterizzano la sua proteina spike, Omicron sfugge al controllo esercitato da molti degli anticorpi monoclonali che sono attualmente disponibili.

Oggi l'Istituto Spallanzani di Roma ha annunciato di aver trattato con pieno successo una paziente cinquantenne ad alto rischio di complicanze, contagiata dal ceppo virale Omicron. L'anticorpo monoclonale utilizzato è stato il Sotrovimab, un prodotto della multinazionale del farmaco GSK, sviluppato in collaborazione con l'azienda VIR Biotechnology

La cosa interessante è che uno dei siti principali per la produzione di questo farmaco si trova in Italia e più precisamente a San Polo di Torrile, in provincia di Parma.

Il Sotrovimab (nome commerciale del VIR-7831) deriva da un anticorpo isolato nel 2003 da un paziente affetto da SARS. Il Sotrovimab si è dimostrato efficace contro molti Sarbecovirus, incluso il SARS-CoV-2. Il Sotrovimab attacca un punto comune a tutti questi virus che è molto stabile nel tempo e non è soggetto a variazioni sostanziali quando appaiono nuove varianti virali.

Prove di laboratorio avevano già dimostrato la potenziale efficacia del Sotrovimab contro il ceppo virale Omicron e le notizie che oggi arrivano dall'Istituto Spallanzani, pur non avendo alcuna valenza statistica essendo limitate ad un unico caso, sembrano andare nella stessa direzione.

Recentemente, GSK ha annunciato che è possibile somministrare il Sotrovimab utilizzando una semplice iniezione intramuscolare, sostituendo l'attuale procedura che richiede un sia pur breve ricovero ospedaliero per eseguire una infusione venosa. Questo consentirebbe di semplificare le procedure e di accelerare i tempi di somministrazione del farmaco, parametro essenziale per il successo della terapia perché il trattamento con anticorpi monoclonali può avere successo solo se viene praticato prima dell'insorgenza di sintomi gravi. 

Riassumendo, nel mare di ansie e dubbi scatenati dall'arrivo della variante Omicron, c'è  anche qualche notizia confortante: Sotrovimab dovrebbe funzionare anche con Omicron e nei prossimi mesi il suo utilizzo potrebbe diventare più agevole. Senza contare che viene prodotto in Italia.

1 commento:

  1. Monoclonali, uno solo è efficace su Omicron: viene prodotto a Parma ma finisce negli Usa. Così ospedali e malati italiani restano a secco

    Sotrovimab di Gsk è prodotto nello stabilimento emiliano. Ridurrebbe dell’85% il rischio di ospedalizzazione o morte ma negli ospedali italiani è finito: a dicembre il ministero aveva acquistato solo 2mila dosi. "Siamo allo shortage nazionale", riferiscono i responsabili farmaceutici delle regioni. Lunedì dovrebbero arrivarne altre 5mila, ma restano poche e sugli ordinativi futuri l'Italia sconta il suo ritardo nella corsa globale agli accaparramenti. Gli Stati uniti ne hanno ordinate 500mila dosi

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