Un articolo apparso su Science riporta degli studi, limitati per il momento solo a cavie animali, di un nuovo candidato antivirale che potrebbe essere attivo - con una sola dose giornaliera somministrata per via orale - per bloccare la replicazione sia di diverse varianti del SARS-CoV-2, sia del virus respiratorio sinciziale (che tanto allarme ha generato durante gli ultimi mesi a causa dell'epidemia che ha colpito i bambini più piccoli, ma che è molto pericoloso anche per le persone più anziane).
Il nuovo candidato farmaco, denominato 4'-FlU (4′-Fluorouridine) ha un funzionamento diverso rispetto ad altri antivirali attualmente in fase di sperimentazione come ad esempio il Molnupiravir. In particolare, il 4'-FlU non agisce come un mutageno, ma induce la terminazione della polimerasi virale, interrompendo la replicazione del genoma virale.
Gli esperimenti su cavie animali hanno dimostrato che il 4'-FlU blocca - nei furetti - la replicazione di vari ceppi virali di SARS-CoV-2 (incluse le varianti Gamma e Delta) ed è in grado di sopprimere efficientemente il virus respiratorio sinciziale presente nei polmoni dei topi da laboratorio.
L'annuncio è importante e potrebbe rappresentare una importante novità per il settore degli antivirali. Tuttavia, prima di poter esprimere qualche concreta speranza, è necessario aspettare che si passi alla sperimentazione umana, in modo da avere informazioni attendibili sia sulla reale efficacia che sugli effetti collaterali del nuovo candidato antivirale.
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