martedì 20 ottobre 2020

A qualcosa bisognerà pur rinunciare

Una volta era d'uso comune un detto che oggi viene censurato perché ritenuto "politicamente scorretto". Ma io lo uso lo stesso, perché rende l'idea (e se non volete avere problemi di genere potete sempre declinarlo con il marito al posto della moglie). L'antico detto diceva "non si può avere la botte piena e la moglie ubriaca" che è esattamente quello che sta succedendo in questi giorni a proposito dei provvedimenti da prendere  per contenere il ritorno della pandemia. 

Che le cose stiano peggiornando giorno dopo giorno è chiaro a tutti, ma nessuno sembra voler prendere iniziative. Apparentemente è vietato anche solo pronunciare la parola lockdown, a meno che non sia selettivo ovvero applicato dove serve perché tutti le altre armi per limitare la circolazione del virus sono ormai inefficaci. Ovviamente se la situazione dovesse degenerare su vasta scala, distinguere tra un lockdown selettivo ed uno generalizzato diventerebbe una questione di "lana caprina". Nel frattempo, anche cancellare un singolo evento ad elevato rischio di diffusione del contagio diventa oggetto di aspro confronto politico.

Quello che sta succedento a Trento e a Bolzano a proposito dei mercatini di Natale è un tipico esempio del nostro atteggiamento schizofrenico. Il Sindaco Ianeselli ed il Presidente Kompatscher sono arrivati ad analoghe conclusioni stabilendo che, quest'anno, non sarà possibile aprire i mercatini. Ricordo che i mercatini attraggono visitatori da tutta Italia ed il rischio che diventassero un canale privilegiato di diffusione dei contagi sarebbe stato troppo alto. Un po' come le settimane bianche di fine febbraio quando qualche improvvido amministratore si affannava a pubblicizzare il Trentino libero da Covid per attrarre i turisti lombardi residenti nei focolai iniziali dell'epidemia. Con il conseguente carico di contagi e lutti che come ben sappiamo hanno colpito con particolare intensità proprio le Valli trentine più soggette all'effetto "settimana bianca". Vogliamo forse ripetere quell'esperienza? Non ci basta quello che è successo a fine febbraio?

Se vogliamo evitare che la situazione precipiti dobbiamo fare sacrifici subito per non doverne fare molti di più a fine anno. Chiaramente qualcuno subirà dei danni economici considerevoli ed è giusto che i decisori politici si attivino per sostenere economicamente chi ne ha bisogno.

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