Uno dei messaggi ripetuti con più insistenza in Piazza Dante da settembre in poi sarebbe che "in Trentino le cose vanno meglio rispetto al resto d'Italia". Se per resto d'Italia intendiamo l'Alto-Adige siamo perfettamente d'accordo, ma se guardiamo a tutto il resto dello Stivale le cose sono un po' diverse.
Nel grafico che mostro qui sotto sono riportati i valori dei nuovi contagi settimanali (linee continue) e dei ricoveri ospedalieri (linee tratteggiate) normalizzati rispetto ad un campione di 100.000 abitanti per il Trentino (punti rossi) e per l'Italia nel suo complesso (punti blu):
Contagi settimanali (linee continue) e ricoveri (tutti i ricoveri incluse le terapie intensive, linee tratteggiate) per il Trentino (punti rossi) e l'Italia nel suo complesso ((punti blu) |
Partiamo dai contagi. Durante il mese di settembre il livello dei contagi in Trentino è stato sistematicamente superiore rispetto al dato nazionale. Si trattava perlopiù di focolai intensi e localizzati che spesso coinvolgevano persone giovani che non avevano bisogno di particolari cure. Infatti il dato dei ricoveri in Trentino a settembre era decisamente migliore (inferiore) rispetto al dato nazionale. L'alto livello di contagi già presente in Trentino durante il mese di settembre ha parzialmente mascherato la forte crescita dei contagi che, ovunque in Italia, è partita all'inizio di ottobre. Molti attribuiscono tale effetto all'apertura delle Scuole, ma in realtà non abbiamo dati abbastanza completi per trarre delle conclusioni affidabili. Comunque l'aumento c'è stato anche in Trentino e, dopo la prima decade d'ottobre, il dato trentino dei nuovi contagi è diventato praticamente sovrapponibile rispetto a quello nazionale. Certamente migliore rispetto a quello dell'Alto Adige, ma in linea con la media italiana come certificato, tra l'altro dall'ultimo rapporto dell'Istituto Superiore di Sanità.
Tabella sui contagi aggiornata al 25 ottobre elaborata da ISS |
Sento dire che l'allentamento delle pur blande misure di contenimento del virus introdotte con l'ultimo DPCM nazionale sarebbe stato deciso dalle Autorità provinciali sulla base di specifiche valutazione scientifiche. Francamente mi domando quali siano queste informazioni e chi le abbia fornite alla Provincia.
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