lunedì 26 ottobre 2020

Segnalazione The Lancet: un'analisi dell'effetto prodotto da misure di lockdown in 131 Paesi

Visto che l'argomento è ormai tornato prepotentemente di attualità vi segnalo questo interessante articolo apparso recentemente su The Lancet: 

You Li et al., "The temporal association of introducing and lifting non-pharmaceutical interventions with the time-varying reproduction number (R) of SARS-CoV-2: a modelling study across 131 countries", The Lancet Inf. Des., October 2020, DOI: https://doi.org/10.1016/S1473-3099(20)30785-4

Il termine "non-pharmaceutical interventions" si riferisce a tutte le possibili misure di limitazione della mobilità delle persone che possono andare dal semplice blocco degli arrivi dall'estero fino a forme di lockdown generalizzato simili a quella che è stata applicata in Italia nello scorso marzo. L'effetto di queste misure sull'indice di trasmissione del contagio R è stato stimato analizzando i risultati ottenuti in 131 diversi Paesi in funzione del tempo passato dal momento dell'introduzione dei provvedimenti fino al limite di 4 settimane. L'analisi è stata estesa anche agli effetti (opposti) che si verificano quando le limitazioni vengono cancellate.

L'interesse di questa analisi è legata al fatto che non si parla dei risultati di modelli epidemiologici che, per loro natura, possono fornirci solo indicazioni di tipo grossolanamente qualitativo. I numeri che vengono riportati nello studio sono legati all'esperienza diretta fatta sul campo, anche se ogni realtà nazionale ha le sue particolarità e quindi ci possono essere significative differenze tra Paese e Paese.

Un elemento che emerge dallo studio è che un lockdown generalizzato anche breve - massimo due settimane - potrebbe ridurre l'indice di trasmissione  del contagio R fino al 60% del suo valore iniziale. Ricordando che attualmente questo indice vale circa 1,5 arriveremmo sotto il livello critico che è uguale ad 1. Tuttavia, se dopo la fine di un evenuale lockdown tutto riprendesse come prima, entro poche settimane torneremmo nella situazione di rapida crescita dei contagi. Quindi un breve lockdown generalizzato avrebbe senso solo se al termine fossimo in grado di gestire la situazione con efficaci sistemi di contact tracing che impediscano il ritorno in forza della pandemia

Un analogo ragionamento si potrebbe applicare ad aree limitate del territorio nazionale come, ad esempio, una singola provincia nel caso di lockdown localizzati. In tal caso, tuttavia, si dovrebbe tener conto anche di possibili effetti legati alla "permeabilità" verso i territori circostanti che non fossero interessati da analoghe forme di limitazione della mobilità.

L'alternativa è quella di andare avanti ancora a lungo con "pannicelli caldi" rischiando di far crescere ulteriormente il valore di R. In tal caso un eventuale lockdown generalizzato dovrebbe essere molto più lungo prima di riuscire a riportare il valore di R in zona di sicurezza.

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