La Val D'Aosta con i suoi 125.000 abitanti è la più piccola tra le regioni italiane, ma in quanto a contagi ha mostrato sempre numeri considerevoli. A marzo-aprile registrò, in analogia a quanto accadde in alcune valli del Trentino, una forte circolazione del virus legata al cosiddetto effetto "settimana bianca". Dopo essere stata per molte settmane tra le prime posizioni delle classifiche nazionali sia per prevalenza che per numero di decessi, l'estate aveva portato un po' di tregua. Purtroppo, in concomitanza con la ripresa autunnale, l'epidemia si è aggravata e, nel corso dell'ultima settimana, la Val d'Aosta è tornata in testa alla classifica nazionale dei nuovi contagi.
Dopo una serie di nuovi contagi giornalieri sempre alti, oggi la Val D'Aosta mostra un picco di ben 135 contagi a fronte di 453 tamponi. In realtà se andiamo a vedere quante sono state le nuove persone sottoposte a tampone il numero si riduce a 251, portando il livello di tamponi positivi oltre il 50%. Un dato certamente allarmante che ci mostra come la situazione della Val D'Aosta sia attualmente molto preoccupante.
Non c'è molto da aggiungere ai numeri: quanto il tasso di positività diventa così alto significa che di fatto i tamponi vengono fatti sostanzialmente solo alle persone che hanno una elevatissima probabilità di risultare positive. In altre parole, si smette di fare la ricerca dei contagi al di fuori della cerchia più ristretta e quindi, con una elevata probabilità si perdono molte persone virolgicamente positive che, a loro volta, continueranno a mantenere la circolazione del virus ad un livello elevato.
Sarà interessante vedere come evolverà la situazione della Val D'Aosta nel corso dei prossimi giorni. Considerate le ridotte dimensioni della Regione, il problema non è tale da infuenzare i dati nazionali, ma potrebbe anticipare una situazione comune anche ad altre parti d'Italia nei prossimi giorni.
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