lunedì 5 ottobre 2020

In Trentino c'è qualcosa che non va nel contrasto alla Covid-19

Andamento dei nuovi contagi settimanali (punti rossi) e media calcolata su base settimanale dei ricoveri giornalieri nei reparti Covid (punti blu) del Trentino. Le linee tratteggiate sono un fit esponenziale dei dati relativi alle ultime settimane che non ha alcun valore predittivo.

Dopo i numeri terribili della scorsa primavera, ci eravamo illusi che il Trentino si fosse messo sulla giusta via per contenere la diffusione della pandemia e limitarne i danni. Purtroppo l'illusione è evaporata già nella seconda metà di agosto, quando l'insorgenza di un certo numero di focolai di dimensioni medio-grandi ha repentinamente riportato il Trentino in testa alla non invidiabile classifica dei contagi nazionali. 

L'andamento dei contagi e dei ricoveri, aggiornato ad oggi, è mostrato in figura. I nuovi contagi (punti rossi) mostrano un andamento leggermente crescente nell'arco dell'ultimo mese e si mantengono a livelli comunque molto alti rispetto al dato medio nazionale. I ricoveri (punti blu) si erano praticamente azzerati a fine luglio, ma da metà agosto in poi stanno crescendo con un andamento ben descritto dal fit di tipo esponenziale (che appare come una retta nel grafico semi-logaritmico utilizzato in figura). Fino ad oggi i ricoveri in Trentino sono stati largamente sotto il livello atteso utilizzando la media nazionale ed il numero delle persone attualmente positive presenti in Trentino. Purtroppo negli ultimissimi giorni si registra una progressiva estensione del contagio a persone di età avanzata che potrebbe portare rapidamente ad un peggioramento anche dal punto di vista dei ricoveri ospedalieri.

Desta particolare preoccupazione la notizia odierna relativa all'insorgenza di un focolaio di dimensioni rilevanti in una RSA. Le notizie disponibili sono - al momento - piuttosto scarne (si tratterebbe comunque di 30 contagi in una unica RSA che coinvolgerebbero sia ospiti che dipendenti). Non è una novità: anche in primavera quando le RSA trentine hanno registrato livelli di mortalità da Covid-19 tra i più alti d'Italia, la PAT è sempre stata piuttosto parca nel diffondere notizie dettagliate.

Il problema, vorrei essere chiaro, non è quello di impedire che qualche contagio sporadico possa avvenire anche in una RSA. Il virus attualmente circola in Trentino con una forte intensità e sarebbe stupido pensare che rimanga confinato solo tra gli addetti a particolari mansioni come i lavoratori del settore carni o i braccianti agricoli stagionali. L'esempio della Casa Bianca o delle squadre di calcio di serie A ci fa capire quanto sia difficile chiudere tutti i possibili canali di entrata del virus. Ma se il contagio sporadico viene scoperto solo dopo che è diventato un focolaio che coinvolge decine di persone, allora vuol dire che qualcosa non ha funzionato, a cominciare dai controlli periodici e dalla segmentazione degli ospiti che dovrebbe impedire l'eccessiva proliferazione del virus all'interno della struttura.

Il fatto che dopo la dolorosa esperienza primaverile siamo ancora qui a preoccuparci dei numeri delle RSA trentine è - a mio avviso - un elemento da valutare con attenzione. Non mi risulta che qualcuno di coloro che hanno avuto la responsabilità della prevenzione a primavera sia stato rimosso dall'incarico, anche se i risultati di allora furono particolarmente proccupanti. Ovviamente qui non si tratta di trovare un capro espiatorio a tutti i costi, ma se ci sono problemi bisogna che i responsabili rispondano del loro operato. Questo vale per tutti, responsabili tecnici e responsabili politici.

1 commento:

  1. Nel rapporto odierno, lunedì 5 ottobre, la Provincia specifica che 30 contagi riguardano una Rsa a Montagnaga, frazione di Baselga di Pinè (22 ospiti e 8 operatori, Villa Alpina).

    "Ci siamo subito attivati con la task force provinciale e c'è stata una suddivisione dei piani per circoscrivere la diffusione del contagio. La situazione - commenta il sindaco Alessandro Santuari - è sotto controllo ma chiaramente c'è un po' di preoccupazione e i monitoraggi sono costanti. Adesso procediamo a rimpinguare anche il personale operativo per far fronte a questa situazione. Cerchiamo di dare tutto il supporto necessario alla struttura e far sentire la vicinanza dell'amministrazione comunale nella gestione di questo momento".

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