martedì 6 ottobre 2020

Il virus è clinicamente resuscitato (© M.T. Island, Il Sole24Ore)

Il titolo del post l'ho preso in prestito da il Sole24Ore perché mi sembrava perfettamente adatto per descrivere quello che sta succedendo in questo momento. Oggi le persone attualmente positive sono circa 60.000 ed il numero dei ricoverati nei reparti Covid (tutti i reparti incluse le terapie intensive) sfiora quota 4000. Ambedue i valori sono pari a circa 5 volte i minimi raggiunti a luglio quando il virus era "clinicamente morto". 

Quando questa brutta pandemia sarà solo un ricordo, qualcuno scriverà la storia di un bravo clinico che abbagliato dallo scintillante mondo della comunicazione di massa verrà ricordato solo ed esclusivamente per una battuta tanto improvvida quanto infelice e per le feroci parodie di Maurizio Crozza.

I dati relativi alle persone attualmente positive (punti verdi) ed ai ricoveri (punti blu) sono mostrati qui sotto. Ricordo che, come al solito, le linee tratteggiate sono un fit polinomiale senza alcuna pretesa di avere un valore predittivo. Sono solo una guida per gli occhi e nulla più.



I ricoveri in terapia intensiva (punti rossi) mostrano una dinamica ancora più rapida. Avevano toccato un minimo a fine luglio sfiorando quota 40 ed ora sono circa 8 volte tanto. Ricordo che, prima della pandemia, il numero totale di posti di terapia intensiva disponibili in Italia ammontava a circa 5000 unità. Tale numero è stato aumentato nel corso del 2020 anche se non sono in grado di dirvi quanti siano esattamente i posti disponibili oggi. Questo significa che i numeri attuali sono ancora agevolmente gestibili, salvo qualche fenomeno di saturazione che potrebbe generarsi in alcuni territori specifici. Ovviamente se nei prossimi tre mesi continueranno a crescere con il passo mostrato da inizio settembre in poi qualche problema ce lo dobbiamo aspettare.


Concludo con il dato che mostra la frazione delle persone attualmente positive che è anche ricoverata in ospedale. 

La lenta discesa estiva mostrata dalla linea tratteggiata è definitivamente archiviata e praticamente da inizio settembre si osserva una tendenza opposta coerente con l'aumento della età media dei contagiati. Anche questo fattore, oltre al puro aumento del numero di nuovi contagi, contribuirà ad aumentare la pressione esercitata sugli ospedali.

Concludendo, sarebbe stato molto meglio se il virus fosse rimasto morto stecchito, ma purtroppo tanti si sono impegnati a fondo per farlo resuscitare.





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