Il dato dei nuovi contagi misurato oggi a livello nazionale (4458) ci riporta a numeri "marzaioli", anche se come abbiamo discusso in vari precedenti post la situazione attuale è oggettivamente meno grave (almeno per il momento) rispetto a quella di marzo-aprile. Non ripeto tutte le motivazioni che sono alla base di questa considerazione, ma vorrei invece soffermarmi sull'andamento dei dati e sulla tendenza che possiamo cercare di vedere almeno a breve termine.Per fare questa analisi uso una scala semilogaritmica. I fit che su questo grafico appaiono come rette corrispondono ad una crescita di tipo esponenziale, tanto più veloce quanto maggiore è la pendenza della retta.
Elaborato su dati del Ministero della Salute comunicati giornalmente dalla Protezione Civile Nazionale. |
Il grafico parte da lunedi 14 settembre e la scala orizzontale ha cadenza settimanale. Osserviamo che i dati presentano sempre un minimo relativo il lunedì e tendono a registrare un massimo relativo verso venerdì, con una tendenza a calare nel fine settimana. Questo andamento non è legato a reali fluttuazioni nella circolazione del virus, ma deriva dal calo di attività nella ricerca dei contagi che avviene durante il week-end.
Osservando le tre settimane che andavano dal 14 settembre al 4 ottobre, si osserva un andamento che, al netto delle fluttuazioni giornaliere, è abbastanza ben descritto dalla linea continua blu. La linea è un fit di tipo esponenziale che prevede un raddoppio dei casi nell'arco di circa tre settimane. I dati della settimana in corso mostrano tra il 5 ottobre ed oggi una risalita più forte di quella attesa sulla base delle fluttuazioni legate all'analisi dei tamponi. Non si può escludere che il dato sia legato ad un incremento dell'attività di analisi in quelle Regioni/PPAA (Trentino incluso) dove i tempi di attesa per fare un tampone e ricevere il referto si stanno facendo sempre più lunghi. Un'altra ipotesi possibile è che si stia osservando l'incremento atteso a causa della riapertura delle Scuole. La linea tratteggiata rossa è un fit esponenziale degli ultimissimi dati. Il doppio punto interrogativo è di rigore essendo i dati ancora troppo pochi prima di poter parlare con ragionevole confidenza di un reale aumento della pendenza. I prossimi giorni saranno cruciali per capire cosa stia effettivamente succedendo.
A questo proposito vorei mettere in evidenza quanto sia ormai sostanzialmente inutile il sistema di monitoraggio che l'Istituto Superiore di Sanità ha avviato dopo la fine del lockdown. Allora eravamo in una fase discendente della pandemia e qualche giorno di ritardo nell'analisi dei dati poteva essere ragionevole anche per non generare precipitosi entusiasmi. Ora la situazione si è ribaltata. Siamo in una fase di rapida crescita dei contagi ed i dati che domani saranno resi noti faranno riferimento ad una situazione ormai ampiamente superata dalla realtà. A cominciare dal calcolo dell'indice di trasferimento del contagio R che - stimato sulla base dei dati di due settimane fa - non serve proprio a nulla.
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