mercoledì 27 gennaio 2021

Ecco il grafico completo dei contagi della seconda ondata pandemica in Trentino

Grazie al sapiente e pervicace lavoro di indagine giornalistica svolto da l'Adige e da Il Dolomiti sappiamo finalmente quanti sono stati i contagi reali del Trentino nel corso della seconda ondata pandemica. Ho provato a confrontare questi dati con quelli che la provincia Autonoma di Trento ha dichiarato alla Protezione Civile Nazionale ed all'Istituto Superiore di Sanità.

Il dato relativo ai contagi veri l'ho tratto dalla foto di un grafico mostrata da Il Dolomiti. Non potendo disporre di un file con i dati numerici ho ricavato i valori direttamente dal grafico. Non posso quindi escludere che ci siano dei piccoli errori, tali comunque da non stravolgere il significato del mio ragionamento. Se APSS ed il suo direttore volessero fare delle precisazioni, sarò ben lieto di pubblicarle.

Ho verificato la consistenza dei dati, utilizzando l'informazione sui contagi di novembre pubblicata ieri da l'Adige.

Per quanto riguarda i dati dei contagi comunicati alla Protezione Civile Nazionale ho semplicemente preso i dati del loro archivio. I dati comunicati all'Istituto Superiore Nazionale non sono disponibili pubblicamente in forma integrale, ma una sintesi viene pubblicata nei loro rapporti settimanali. In particolare, ho fatto riferimento al dato  relativo alle "diagnosi degli ultimi 7 giorni" che appaiono nelle tabelle ISS relative alla prevalenza.

Vi faccio notare che i dati pubblicati da Il Dolomiti (provenienti - suppongo - dall'interno di APSS Trento) sono riferiti genericamente al numero della settimana. Non mi è chiaro se la settimana sia riferita ai 7 giorni compresi dal lunedì fino a domenica, così come viene fatto dall'Istituto Superiore di Sanità. Nelle mie stime ho assunto che la settimana 43 fosse quella corrispondente ai giorni 19 - 25 ottobre 2020, la stessa considerata nel rapporto settimanale numero 24 dell'Istituto Superiore di Sanità. L'eventuale sfasamento di qualche giorno non avrebbe un effetto significativo sul confronto dei dati.

L'ultima settimana considerata nel grafico è quella corrispondente ai giorni 11-17 gennaio 2021 (Rapporto ISS numero 36). Questa è stata una settimana di passaggio perché a partire dal 15 gennaio sono stati pubblicati i dati relativi sia ai tamponi molecolari che a quelli antigenici.

La linea verde indica i contagi comunicati dalla Provioncia Autonoma di Trento alla Protezione Civile Nazionale (PCN); la linea blu indica i contagi comunicati dalla Provincia Autonoma di Trento all'Istituto Superiore di Sanità (ISS). L'andamento generale dei contagi veri (linea rossa) è coerente con l'unico dato fin qui noto, ovvero il numero delle persone attualmente positive residenti nel Comune di Trento
 
Una semplice occhiata al grafico ci fa capire l'ampiezza del fenomeno. In ottobre, quando i contagi incominciavano a salire a ritmo accelerato, il Trentino inizia a fare ampio uso dei tamponi antigenici (senza sollecita conferma molecolare) ed i dati trasferiti alla Protezione Civile Nazionale  e all'Istituto Superiore di Sanità fanno apparire una situazione decisamente meno grave rispetto a quella reale.
 
Se allora fossero state prontamente applicate tutte le necessarie restrizioni, si sarebbero potute salvare molte vite umane e avremmo evitato di saturare le nostre strutture ospedaliere. Qualcuno prima o poi calcolerà - lo spero - sia i danni sanitari che quelli finanziari provocati da questa scelta.

Notate che fino alla settimana 51 le due linee verdi e blu sono abbastanza vicine. In pratica sia alla Protezione Civile Nazionale che all'ISS venivano mandati gli stessi numeri, sia pure molto inferiori rispetto al numero dei contagi veri. Dalla settimana 52 (14 - 20 dicembre 2020) in poi le curve blu e verdi incominciano a separarsi. La curva verde si avvicina progressivamente a quella rossa, cosa non sorprendente perché dal 15 gennaio in poi le due curve coincideranno, mentre quella blu rimane incredibilmente piatta per circa un mese. Così il Trentino si preparava a diventare "la prima zona  bianca d'Italia".

Questi sono i numeri. Giudicate voi se possiamo fidarci di chi sostiene di essersi sempre comportato con rigore, rispettando la lettera e lo spirito delle norme.



9 commenti:

  1. I numeri sono così elevati che mi sorge un dubbio: non è che i dati in aggiunta ai contagiati positivi al molecolare rilevati dai giornali sono relativi alle persone in quarantena ( positivi all’antigenico + contatti stretti)?
    In particolare segnalerei che i positivi all’antigenico potrebbero anche essere in una quota parte falsi positivi. Era solo per fare un po’ di sconto alle istituzioni. Mi pare ci sia bisogno di un difensore d’ufficio.

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  2. Il grafico pubblicato da Il Dolomiti da cui ho tratto i dati mi sembra un grafico interno di APSS Trento. Spero che abbiano fatto i conti giusti. Comunque se i dati fossero sbagliati, credo che APSS ci farà sapere al più presto i numeri veri.

    Quanto ai falsi positivi, ricordo che nel corso dell'ultima settimana oltre il 10% dei tamponi antigenici fatti in Trentino erano positivi. Assumendo una quota di falsi positivi pari allo 0,6%, la differenza sarebbe trascurabile.

    Proprio per evitare i falsi positivi (che dipendono molto dalla qualità del test rapido impiegato) la circolare ministeriale dello scorso 8 gennaio prescrive che per gli asintomatici, senza una evidenza epidemiologica chiara di possibile contagio, l'eventuale tampone rapido positivo sia sollecitamente confermato con il molecolare.

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  3. Che pasticci... a me viene pure da chiedermi cos'abbia determinato il calo (dato che sostanzialmente non si è fatto nulla di più che nelle altre Regioni, e assembramenti per le strade ne ho visti tanti a novembre e dicembre) e a cosa fosse attribuibile la forte impennata dei contagi. Oggi poi, ho ascoltato un po' della conferenza stampa di Fugatti. E vorrei sapere se è vero che i dati dei morti in Trentino sono "drogati" dalla forte presenza di anziani sul territorio: è vero che in Trentino ci sono tanti anziani rispetto al resto d'Italia? (dichiarazione del dott. Benetollo a proposito dei tanti morti)

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    1. L'indice di vecchiaia italiano è pari a 179. La regione con più anziani è la Liguria che ha un indice pari a 260. Il Trentino è a 159, INFERIORE rispetto alla media nazionale.

      Quanto all'ondata epidemica, prima o poi si spegne anche se non si fa nulla. Così come fa un incendio che brucia tutto quello che trova da bruciare e poi si spegne, anche se non si chiamano i pompieri.

      Ma se i pompieri arrivano subito, prima che l'incendio dilaghi, allora possono spegnerlo sul nascere e limitare i danni. Esattamente come un lockdown fatto subito, al momento giusto.

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    2. Aggiungo che solo Campania e Alto Adige hanno un indice di vecchiaia inferiore rispetto a quello del Trentino.

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    3. Chiarissimo, grazie. Peccato non ci sia mai nessuno che conosce questi dati quando fanno le conferenze.

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  4. A proposito di grafici, ho messo on-line l'andamento complessivo della prima ondata nel Trentino, a partire dal 20 febbraio 2020, giorno in cui è stato comunicato il primo caso Covid di un italiano in Italia e a finire dopo 120 giorni, quando ormai gli attuali positivi si erano ridotti di 5 volte in Italia e di 30 volte nel Trentino. Questo il link:

    https://www.dropbox.com/s/c2eb7w6rwair7hz/Trento%20Covid%20prima%20ondata.pdf?dl=0

    Copiandolo e ricercando con Chrome vedo che funziona.
    Lo stesso ho fatto col grafico che mostra l'andamento degli infettati, degli usciti dal virus, degli attuali infetti e dei deceduti nella 2° ondata in Trentino, a partire dal 1 agosto 2020, ultimo giorno dell'estate scorsa in cui c'è stata una riduzione degli "attuali positivi" in Italia (da quel giorno in poi sono sempre aumentati, fino al 22 novembre). L'andamento, come si può vedere, è completamente diverso, senza un'evidente abbassamento della pendenza della curva degli infetti totali, con la curva degli "usciti dal virus stranamente vicinissima alla precedente, senza alcun andamento "ad isteresi" e con quella degli attuali infetti molto irregolare e che oscilla continuamente intorno ad un valore ridottosi di appena il 30% dal massimo di metà novembre, pur essendo passati più di 70 giorni. Il link è il seguente:

    https://www.dropbox.com/s/61xwmmb1hwzam63/Trento%20Covid%20dati%20ufficiali%20PCN.pdf?dl=0

    Copiandolo e ricercando con Chrome vedo che funziona.
    Infine, ho messo in rete il grafico risultante dalla mia simulazione che corregge, riportandoli alla media nazionale, i pessimi parametri trentini in fatto di decessi totali su infetti totali e di terapie intensive su attuali infetti, ipotizzando che i nuovi infetti di ogni giorno vadano aumentati di un certo fattore e pure i guariti, di un fattore diverso. Il risultato può trovarlo qui:

    https://www.dropbox.com/s/9c4gu83oo05bcqa/Trento%20Covid%20simulazione.pdf?dl=0

    Copiandolo e ricercando con Chrome vedo che funziona.
    Come commentavo il 26 u.s. al Suo articolo "Varianti virali..", si osserva che l'andamento delle curve in nero (totale infetti) e in verde (usciti dal virus) è ancora divaricato, quindi siamo ancora nella prima metà "dell'isteresi", non c'è stato un massimo e la curva degli attuali infetti continua a salire. Se non si ritiene verosimile questo andamento, si preferisce accettare che la nostra Sanità stia dando una pessima prova di sé, come mostra il valore dei 7 parametri calcolati dai dati ufficiali che ho evidenziato a commento del Suo "Varianti virali.." il 26 scorso.

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    1. Grazie per l'interessante contributo. Purtroppo nei commenti non si possono mettere i link diretti.

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  5. P.S. Nell'ultimo grafico, modificherò in verde il colore viola, ma la curva resta quella.

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