venerdì 29 gennaio 2021

Se anche i Servizi segreti si occupano dei contagi spariti dalle statistiche ufficiali

Mi ha fatto una certa impressione apprendere che i Servizi segreti italiani hanno preparato per il Governo un rapporto relativo al mancato conteggio di numerosi casi di contagio. Una sintesi del documento la potete trovare qui.

Scomodare i Servizi per scoprire il "segreto di Pulcinella" mi sembra una stramberia tutta italiana. Sarebbe bastato inserire nel Comitato Tecnico Scientifico un esperto di statistica (L'ISTAT ha al suo interno persone di altissimo valore) per aprire il vaso di Pandora dei trucchi che molte Regioni/PPAA hanno fin qui escogitato per sfuggire alle maglie dello zoppicante sistema dei 21 indicatori.

In questo blog l'ho scritto più volte: l'Istituto Superiore di Sanità non ha mai fatto controlli di consistenza sui dati che gli arrivano da Regioni/PPAA. Il caso trentino è clamoroso, ma non è certamente l'unico

Non sappiamo perché l'ISS non faccia i controlli di consistenza. Mancanza delle competenze necessarie per farlo? Rapporti troppo "amicali" tra i dirigenti ministeriali e quelli delle Regioni/PPAA che portano fatalmente a "chiudere un occhio e talvolta tutti e due"? 

Entrando nel merito del rapporto scritto dai Servizi segreti, va loro riconosciuto il merito di aver coinvolto esperti nello sviluppo di modelli matematici e di analisi statistica dei dati. In altre parole, non ci sono state "barbe finte" che si aggiravano tra le direzioni sanitarie italiane per carpire informazioni riservate relative ai contagi. Guardando ai dati resi pubblici relativi alle nuove entrate nelle terapie intensive è stato facile dimostrare che tale dato non era sempre compatibile con quello ufficiale dei contagi. 

Una semplice analisi dei dati ha permesso di lanciare l'allarme: "Osservando le terapie intensive nella parte finale dell’anno, si può dedurre che vi è stata una fase di ripresa dell’epidemia verso metà dicembre. Una ripresa che non è stata rilevata né tracciata dai numeri nazionali a causa dei pochi test effettuati in quel periodo".

Che dirà adesso l'Istituto Superiore di Sanità? Non so, non c'ero e se c'ero dormivo!

4 commenti:

  1. laleggepertutti.it - Carlos Arija Garcia
    - 29 Gennaio 2021

    Secondo i servizi segreti, «l’introduzione DEI TEST RAPIDI ha reso impossibile un confronto con le serie storiche passate. Alcune Regioni, inoltre, non fanno distinzione tra il molecolare e il rapido, è ciò ha evidenti ripercussioni sul calcolo di tutti i valori, tra cui il rapporto positivi/tamponi».

    La "soluzione" proposta dall’intelligence, dunque, è quella di TOGLIERE DAL CALCOLO i test rapidi e quelli effettuati per confermare la guarigione dei pazienti.

    Questo, aggiunge il dossier, perché «sono solo i tamponi di prima diagnosi a fotografare la reale situazione epidemiologica, e a partire da metà novembre abbiamo visto un brusco calo di questa tipologia:

    nella settimana 11-17 novembre sono stati fatti 1,5 milioni di tamponi, un record ai tempi. Da quel momento in poi, il numero dei test è cominciato a diminuire arrivando agli 868 mila della settimana 23-29 dicembre.»

    (NdC) Temo che i Servizi Segreti non leggano il Suo blog. Temo anche che il presidente Fugatti abbia qualche connessione con i Servizi Segreti, vista la "soluzione" da loro proposta.

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    1. L'analisi dei Servizi è giusta, ma la soluzione da loro proposta è del tipo "xe pèso el tacòn del buso"

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  2. Covid, che fine ha fatto Immuni?

    Lunedì 1 febbraio uscirà UN AGGIORNAMENTO per l'app che avrebbe dovuto contenere i focolai di Covid. Scaricata da 1 italiano su 10, in alcune Regioni nell'ultima settimana non ha praticamente fornito notifiche. Eppure la tecnologia funzionerebbe
    trentotoday.it - 28 gennaio 2021

    Immuni è stata uno degli argomenti più dibattuti nel 2020. Pensata come applicazione a supporto al contrasto della diffusione della pandemia, è stata - come l'ha chiamata Today - “la vera Caporetto della strategia anti Covid italiana”: l'app Immuni è stata scaricata su 10milioni 229mila dispositivi italiani, usati per comunicare a amici e contatti stretti la propria positività al Coronavirus.

    La percentuale di download è attorno al 19% rispetto al numero di abitanti. Poco più di 85.225 persone sono state avvertite di essere venute a stretto contatto con un positivo. Detta senza numeri: “il nulla”.

    La media è quella delle 50 notifiche a settimana per ogni singola Regione ma con picchi nel Lazio (137), Emilia, Lombardia e Toscana (46) e quasi nessuna notifica in quasi tutte le altre Regioni, anche a fronte di utenti che hanno segnalato la propria positività tramite la "chiave numerica".
    Per avere un parametro di riferimento, nella giornata di martedì 26 gennaio sono stati 10.593 gli italiani che sono stati registrati positivi nel bollettino Coronavirus. Questo perché sono in pochissimi ad aver l'applicazione sul proprio telefono.

    Da lunedì 1 febbraio verrà rinnovata LA PROCEDURA DI ALLERTA sull’applicazione: per avvisare tutte le persone a rischio contagio sarà infatti sufficiente una telefonata.
    - chi effettua un tampone molecolare riceverà via sms un codice identificativo: in caso di positività sarà sufficiente comunicare al numero verde dedicato 800.912491 questo codice per far partire subito la segnalazione
    - a quel punto comparirà immediatamente un’allerta sullo smartphone di tutti coloro che sono venuti in contatto con il caso positivo (secondo i criteri già esistenti alla base del tracciamento di Immuni), che potranno quindi rivolgersi al proprio medico di famiglia o ai servizi di Sanità pubblica per essere presi in carico.

    La novità - contenuta in un’ordinanza del Commissario Arcuri - andrà a rendere ancora più immediato e più efficace l’avvio dell’attività di contact tracing, alleggerendo allo stesso tempo il carico di lavoro amministrativo del personale del Dipartimento di sanità pubblica, che potrà dedicarsi ai casi non rilevati da Immuni e per cui il tracciamento richiede più operazioni.

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  3. PA Bolzano, dati ufficiali – attualmente positivi:

    passati da 15331 (sabato 30 gennaio)

    https://www.corriere.it/salute/21_gennaio_30/coronavirus-italia-bollettino-oggi-30-gennaio-12715-nuovi-casi-421-morti-e688219e-6308-11eb-abca-1766700006e6.shtml

    a soltanto 4618 (domenica 31 gennaio)

    https://www.corriere.it/salute/21_gennaio_31/coronavirus-italia-bollettino-oggi-31-gennaio-11252-nuovi-casi-237-morti-707689f8-63d2-11eb-a44f-6ffd36d7208d.shtml

    forse la Lombardia ha fatto scuola?

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