domenica 10 gennaio 2021

Irlanda: esplodono i contagi ed ora si contano anche i morti

L'Irlanda ha da poco annunciato un nuovo rigido lockdown, chiudendo per la prima volta anche le Scuole. Non era mai successo prima, ma se guardiamo ai dati più recenti possiamo capire perché.

Il dato dei nuovi contagi mostra una crescita impetuosa. Ecco il confronto con il dato italiano:

I dati italiani sono quelli della Protezione Civile Nazionale. I dati irlandesi sono tratti da statistiche.coronavirus.it

Il dato settimanale italiano (linea rossa) mostra chiaramente l'inversione di tendenza attualmente in atto. Notiamo che il valore medio dei contagi comunicati dalla Protezione Civile Nazionale è molto vicino alla soglia (250 contagi settimanali per ogni 100.000 abitanti) che dovrebbe essere scelto per far scattare le nuove "zone rosse". Preoccupa il fatto che, anche in Italia, si possa innescare una nuova rapida crescita. Se una nuova forte progressione dei contagi dovesse partire da questi livelli, sarebbe difficile reagire nei tempi dovuti con le azioni indispensabili per bloccare il fenomeno (immediato e rigido lockdown).

Il dato irlandese (linea verde) mostra una situazione che è ormai sfuggita di mano alle Autorità sanitarie. I nuovi contagi sono quasi triplicati nel corso di una settimana. Situazioni di crescita esponenziale con simile andamento sono state viste solo all'inizio della pandemia quando tutta la popolazione era sensibile al virus, non si usavano le mascherine e non c'era alcuna forma di distanziamento sociale. 

L'aumento dei contagi incomincia a  far vedere i suoi effetti anche sul fronte dei decessi registrati in Irlanda. Fino ad oggi i danni causati dalla pandemia in Irlanda erano stati piuttosto contenuti grazie anche alla particolare composizione demografica del Paese: l'Irlanda è il Paese con la maggiore percentuale di giovani all'interno dell'Unione Europea. Il dato attuale dei decessi in Irlanda è più basso rispetto a quello italiano, ma potrebbe peggiorare rapidamente nel corso delle prossime settimane:

I dati italiani sono quelli della Protezione Civile Nazionale. I dati irlandesi sono tratti da statistiche.coronavirus.it

Anche alla luce di quanto sta accadendo in Irlanda, appare molto strano l'atteggiamento di chi, in Italia, pensa che "il peggio sia passato" e che - al più presto - si possano riprendere le normali attività.







4 commenti:

  1. Il caso Irlanda, crescita esponenziale dei casi in meno di un mese: “Tutto chiuso fino a febbraio”

    Ida Artiaco - fanpage.it

    Boom di casi in Irlanda, che in meno di un mese ha raggiunto cifre record, con indice Rt pari a 2 e incidenza di 936 casi per 100mila abitanti.

    Il governo ha pertanto deciso una nuova stretta, facendo passare il Paese al livello 5 (tier 5), il più alto fra quelli possibili per far fronte all’emergenza sanitari: le scuole resteranno chiuse fino a febbraio, verranno fatti tamponi a chi arriva da Regno Unito e Sudafrica per fermare la nuova variante.

    Saranno chiusi tutti gli esercizi commerciali non essenziali, i ristoranti e i bar potranno effettuare solo consegne a domicilio.

    A tutti gli irlandesi (4.9 milioni) è stato consigliato di restare a casa e di uscire solo se strettamente necessario.

    RispondiElimina
  2. Ma se succede qui in Italia invece la colpa è della politica e dell'inefficienza no ?

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Il compito della politica e dei sistemi sanitari è quello di dire ai cittadini la verità senza edulcorazioni e lavorare per mitigare gli effetti della pandemia.

      Miracoli non se ne possono fare, ma se sappiamo che c'è una variante del virus più contagiosa che potrebbe diffondersi anche in Italia, dovremmo prepararci ad affrontarla.

      Tanto per cominciare in Italia dovremmo fare analisi genetiche a tappeto per monitorare la situazione. Cosa che non facciamo.

      Elimina
  3. Paul Hunter, Professore di Medicina University of East Anglia
    sul sito theconversation.com da Lei segnalato

    Il Regno Unito sta affrontando un’escalation pandemica allarmante che sembra dovuta innanzitutto a una nuova e più contagiosa variante di SARS-CoV-2, il virus che provoca il COVID-19.

    Al 5 gennaio, negli ospedali britannici ci sono più pazienti rispetto al picco della prima ondata di aprile 2020. I casi hanno iniziato a raddoppiare ogni due settimane e sta crescendo anche il tasso di mortalità.

    Sembra che la nuova variante sia riuscita ad aumentare la propria diffusione ANCHE DURANTE IL LOCKDOWN di novembre, e non è ancor certo se le nuove misure nazionali di lockdown basteranno da sole a invertire il rapido aumento dei casi.

    RispondiElimina