Nei post precedenti ho illustrato il metodo originale adottato dal Trentino nella comunicazione all'Istituto Superiore di Sanità dei dati relativi ai contagi. Questi dati sono riassunti nella Tabella 5 che viene presentata in fondo al documento che illustra le stime dei parametri ISS. Mi riferisco, in particolare, ai rapporti settimanali numero 35 e 36 che si riferiscono, rispettivamente, ai periodi 4-10 gennaio e 11-17 gennaio 2021.
Ho provato a verificare i dati presentati dalle varie Regioni/PPAA relativamente a:
- nuovi contagi settimanali riferiti alla settimana 4-10 gennaio (Rapporto 35);
- nuovi contagi settimanali riferiti alla settimana 11-17 gennaio (Rapporto 36);
- nuovi contagi nei 14 giorni compresi tra il 4 ed il 17 gennaio (Rapporto 36).
Regione/PPAA | Contagi settimanali Rapporto 36 |
Contagi settimanali Rapporto 35 |
Somma Contagi settimanali 35 + 36 |
Contagi 14 gg Rapporto 36 |
Variazione % |
Trentino | 710 | 624 | 1.334 | 1.878 | +40,8% |
Calabria | 1.903 | 1.859 | 3.762 | 4.227 | +12,4% |
Sardegna | 1.281 | 1.711 | 2.992 | 3.323 | +11,1% |
Lombardia | 12.530 | 13.469 | 25.999 | 27.724 | +6,6% |
Marche | 2.621 | 3.228 | 5.849 | 6.221 | +6,4% |
Sicilia | 9.818 | 11.217 | 21.035 | 22.013 | +4,6% |
Friuli V.G. | 2.682 | 3.280 | 5.962 | 6.152 | +3,2% |
Lazio | 7.747 | 10.484 | 18.231 | 18.738 | +2,8% |
Valle D’Aosta | 112 | 157 | 269 | 276 | +2,6% |
Alto Adige | 1.647 | 1.707 | 3.354 | 3.438 | +2,5% |
Veneto | 9.881 | 17.943 | 27.824 | 28.461 | +2,5% |
Emilia-Romagna | 9.051 | 12.715 | 21.766 | 22.086 | +1,5% |
Liguria | 2.014 | 2.327 | 4.341 | 4.383 | +1,0% |
Toscana | 2.685 | 3.161 | 5.846 | 5.902 | +1,0% |
Umbria | 1.315 | 1.448 | 2.763 | 2.785 | +0,8% |
Abruzzo | 1.475 | 1.767 | 3.242 | 3.253 | +0,3% |
Basilicata | 540 | 805 | 1.345 | 1.348 | +0,2% |
Puglia | 7.426 | 8.106 | 15.532 | 15.559 | +0,2% |
Piemonte | 5.178 | 6.989 | 12.167 | 11.997 | -1,4% |
Italia | 87.478 | 110.465 | 197.943 | 204.374 | +3,2% |
La variazione percentuale è calcolata come: (contagi 14gg. - somma)/somma.
Notiamo che il dato complessivo a livello nazionale è abbastanza allineato. La differenza tra la somma dei due dati settimanali ed il dato complessivo relativo alle due settimane è pari al 3,2%. La gran parte delle Regioni/PPAA mostrano valori inferiori al 10%.
Solo tre Regioni/PPAA mostrano una differenza superiore al 10%: Sardegna (11,1%), Calabria (12,4%) ed il Trentino che con il suo 40,8% svetta a livello nazionale.
Le ragioni di questa "performance" trentina ve le ho spiegate nei dettagli in un post precedente, aggiornato oggi con i dati del Rapporto ISS numero 36.
La cosa è ancora più evidente se rappresentiamo i dati in tabella sotto forma grafica:
I dati dei contagi riferiti alle ultime due settimane sono normalizzati rispetto al numero di abitanti. Il punto verde rappresenta la media nazionale. Il punto rosso rappresenta il Trentino. I dati sono tratti dai Rapporti ISS numero 35 e 36 |
Aggiungo una ulteriore informazione per chi fosse interessato a sapere dove siano andati a finire i dati dei contagi provenienti dal Trentino. Il grafico che vi mostro è quello relativo alla distribuzione temporale dei contagi del Trentino. Con le tre frecce rosse ho evidenziato i tre picchi che risultano nei dati relativi ai sintomatici (barre blu scuro). Secondo i dati attualmente disponibili preso l'ISS, in Trentino la seconda ondata pandemica avrebbe fatto registrare tre picchi posizionati tra inizio novembre e fine dicembre.
Sappiamo che nel corso delle settimane sono spariti dalle statistiche ufficiali della PAT migliaia di contagi (perlopiù sintomatici) verificati solo con i tamponi rapidi antigenici. Come si vede dai dati diffusi dal Comune di Trento il rapporto tra casi trovati con tamponi antigenici e tamponi molecolari è cambiato notevolmente nel corso delle settimane. I "buchi" nella distribuzione potrebbero essere effetti spurii e corrispondere a momenti nei quali la frazione di positivi sintomatici non inclusi nelle statistiche ufficiali è stata più elevata. Ovviamente si tratta solo di una ipotesi, plausibile, ma non dimostrabile fino a quando non si potrà accedere ai dati completi dei contagi che sono stati segretati dalla Provincia Autonoma di Trento.
Contagi del Trentino: le linee blu corrispondono ai casi sintomatici riportati in base alla data di inizio sintomi, mentre quelle azzurre sono riferite al numero complessivo di casi riportati in base alla data di esecuzione del tampone. Tratto dal Rapporto ISS numero 36 |
Indice Rt stimato dall'ISS per il Trentino, così come risulta dai rapporti settimanali relativi ai periodi da inizio novembre in poi |
Credo di non aver capito bene il discorso relativo ai 3 picchi sul grafico dei contagiati del Trentino. Faccio fatica a capire come un ritardo nella trasmissione dei dati possa influire sui casi censiti per data inizio sintomi e di conseguenza sulla forma del grafico dei casi sintomatici. La data inizio sintomi dovrebbe a rigor di logica essere un dato non modificabile dichiarato dal soggetto contagiato.
RispondiEliminaGrazie per la segnalazione.
EliminaIn effetti la prima versione del post era un po' troppo concisa. Ho modificato il testo. Spero che ora sia più chiaro.
Ho fatto un calcolo a partire dagli ultimi 10 report di monitoraggio settimanale COVID-19 ( Tabella 5 in appendice) per vedere quando è partito per la Provincia di Trento l’aumento della variazione percentuale verso il 40,8% indicata nella tabella riportata nel post.
RispondiEliminaIl fenomeno si può vedere che è partito nella settimana a cavallo della fine del 2020 (report N. 34). Lo stesso calcolo a livello nazionale porta ad un risultato molto più stabile e soprattutto molto più contenuto, mediamente poco sopra il 4% che credo vada interpretato come un fisiologico ritardo nel caricamento dei dati da parte delle diverse Regioni.
N. Report Variazione % P.A. Trento
27 2,0%
28 1,9%
29 0,8%
30 0,8%
31 0,5%
32 7,5%
33 4,7%
34 17,8%
35 40,4%
36 40,8%
N. Report Variazione % Italia
27 7,0%
28 5,0%
29 4,3%
30 3,6%
31 4,2%
32 2,0%
33 4,6%
34 4,1%
35 5,5%
36 3,2%
Negli ultimi report del dicembre 2020 era apparso un dato molto alto del tempo medio tra sintomi ed esecuzione dei tamponi, superiore ai 10 giorni. Poi nell'ultimo rapporto del 2020, improvvisamente il ritardo era sceso a 3 giorni. Più o meno allo stesso tempo è apparsa la divergenza tra contagi delle singole settimane e contagi bi-settimanali.
EliminaProbabilmente il tutto è legato al cambiamento dei criteri utilizzati per segnalare le conferme di tamponi antigenici fatte con tamponi molecolari.
Ipotizzo che Trento abbia dovuto attendere l’autorizzazione di Roma per inserire sul sistema ISS Lle conferme molecolari di precedenti test antigenici con la data dei test antigenici anzichè quella di effettuazione del molecolare. A meno che Trento non abbia deciso da sola di fare così, che il sistema informativo lo consenta e che Roma sopporti o non veda.
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