martedì 26 gennaio 2021

Arrivano gli anticorpi monoclonali, purché il virus non muti troppo in fretta!

L'azienda farmaceutica Eli Lilly ha annunciato i risultati di fase 3 dei suoi anticorpi monoclonali specificamente sviluppati per la cura della Covid-19. 

Il farmaco era già noto al grande pubblico perché era stato somministrato all'ex-presidente Trump quando si ammalò di Covid. Gli studi di fase 3 hanno coinvolto poco più di 1.000 pazienti nella fase iniziale della malattia (nessuno aveva ancora avuto bisogno di ricevere ossigeno supplementare), tutti caratterizzati da un alto rischio di ospedalizzazione e di sviluppare gravi complicanze. 

Secondo il comunicato dell'Azienda produttrice il trattamento con anticorpi monoclonali (in realtà una miscela di due anticorpi) avrebbe ridotto del 70% la probabilità di sviluppare gravi complicanze. Nessuno dei pazienti che avevano ricevuto gli anticorpi Eli Lilly è deceduto, mentre sono stati registrati 10 decessi nel gruppo di pazienti che avevano ricevuto il placebo.

Si tratta di uno studio ancora dimensionalmente limitato, ma i risultati sono certamente interessanti. Altri farmaci simili sono attualmente in fase avanzata di sviluppo e dovrebbero diventare disponibili entro qualche mese.

Si possono fare le seguenti considerazioni:

  1. Gli anticorpi prodotti da Eli Lilly potrebbero essere il primo farmaco ad essere approvato specificamente per il trattamento della Covid-19.
  2. La somministrazione del farmaco Eli Lilly avviene per via endovenosa con tempi standard di somministrazione pari a circa un'ora. Attualmente il produttore sta studiando approcci nuovi, tali da ridurre il tempo di somministrazione a circa un quarto d'ora.
  3. Uno dei due anticorpi di cui è costituito il farmaco ha dimostrato anche una certa capacità di prevenire il contagio. In altre parole, nei pazienti che non siano ancora virologicamente positivi si comporta come una specie di "vaccino a breve termine", anche se l'effetto svanisce nel giro di alcune settimane.
  4. Il farmaco non funziona con pazienti che si trovino già in condizioni gravi, tali da richiedere l'ospedalizzazione (esclusi fin dall'inizio dalla sperimentazione di fase 3).
  5. La possibile comparsa di nuove varianti virali potrebbe rendere inefficaci questi farmaci. Eli Lilly ha sviluppato il suo prodotto partendo dagli anticorpi naturali presenti nei pazienti guariti dalla Covid-19 durante la fase iniziale della pandemia. Non è detto che l'efficacia degli anticorpi sia la stessa anche sulle nuove varianti virali. Si tratta di un problema analogo a quello che si ha per il funzionamento dei vaccini. Mancano ancora informazioni abbastanza dettagliate per poter trarre conclusioni affidabili.
  6. I farmaci basati su anticorpi monoclonali sono caratterizzati da alti costi di produzione. Questo potrebbe essere un elemento che frenerà il loro utilizzo, ma non è detto che, grazie alle economie di scala, non si possa arrivare ad una sensibile riduzione dei prezzi.

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