venerdì 8 gennaio 2021

Gallera a riposo: un esempio da imitare?

Come abbiamo appreso dalla stampa, l'ormai ex-assessore Giulio Gallera lascia la Sanità lombarda per "riposarsi dopo le troppe fatiche". Confesso che ho accolto la notizia con molta soddisfazione: una parte consistente della mia famiglia vive in Lombardia ed il fatto che Letizia Moratti subentri a Giulio Gallera mi fa sperare che le cose in Lombardia possano migliorare. 

Conosco Letizia Moratti da molto tempo e posso testimoniare che si tratta di una persona capace e intelligente. Si può essere in disaccordo con le sue idee politiche, ma qui la politica conta poco. Non c'è una soluzione di destra o di sinistra per affrontare la pandemia: bisogna fare il numero minore possibile di errori e gestire situazioni complesse. Gallera aveva ampiamente dimostrato di essere inadeguato al compito che gli era stato affidato e di danni ne ha fatti anche troppi.

Di Gallera mi mancheranno solo le imitazioni fatte da Crozza che lo aveva spietatamente messo alla berlina. Ma a Crozza non mancheranno certamente nuovi personaggi da flagellare con la sua satira.

A questo punto, sorge spontanea la domanda: considerato l'evanescente ruolo fin qui svolto da parte dell'assessora Stefania Segnana, perché qualcuno non provvede a farla "riposare dopo le troppe fatiche" sostituendola con una persona in grado di gestire la Sanità trentina con la necessaria competenza ed autorevolezza?

3 commenti:

  1. un'altra persona che potrebbe riposarsi
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    Paola Pisano & App Immuni, dove siete?
    di Fabrizio Roncone – dicembre 2020 - corriere.it

    Patinata, smart, in pubblico sempre allegra, positiva, ottimista, l’aria modernissima, la grillina Paola Pisano è la tragica responsabile dell’Innovazione tecnologica e digitalizzazione di un Paese tecnologicamente antico e polveroso, di stampo novecentesco.

    Dove solo un miracolo avrebbe potuto far funzionare la famosa App «Immuni», la nostra arma segreta contro il Covid, scaricata da poco più di 8 milioni d’italiani legittimamente scettici (possessori di appena il 20% degli smartphone in circolazione): e infatti il miracolo non c’è stato, e «Immuni» non funziona.

    Come del resto funzionano poco e male tante altre cose. Per dire: tra Roma e Firenze, in treno, la linea del cellulare crolla come tra Kabul e Peshawar. La didattica nelle scuole, a emergenza finita, tornerà ad essere inchiodata alle penne a biro, alla lavagna. Per rinnovare la carta d’identità devi farti il segno della Croce. E regolarmente, sul più bello delle partite, persino il segnale di Sky viene ancora giù, e allora devi chiamare il call center per fartelo rimandare.

    Tutte fatiche quotidiane di varia natura, dove però almeno non rischi la pelle; «Immuni», invece, serviva proprio a salvarcela e questo non mi sembra un dettaglio.

    Così, prima di scrivere questa rubrica, ho cercato e ricercato in rete, e ho pure chiesto aiuto al nostro formidabile archivio: eppure niente, zero... non abbiamo trovato da nessuna parte la frase della Pisano che, in un Paese appena normale, sarebbe stata appunto normale, ovvia, scontata: «Chiedo scusa».

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  2. Coronavirus, la nuova circolare del Ministero della Salute - 8 gennaio 2021

    "Obbligatorio inserire nei conteggi i positivi intercettati anche da laboratori privati". Paola Demagri: "Troppi dati non sono stati comunicati alla popolazione"

    Nella circolare c'è L'OBBLIGO di tracciabilità di TUTTI i test nei sistemi informativi regionali. "Gli esiti dei test antigenici rapidi o dei test RT-PCR, anche se effettuati da laboratori, strutture e professionisti privati accreditati dalle Regioni devono essere inseriti nel sistema informativo regionale di riferimento", si legge nel documento statale.

    "A precisa richiesta, l'assessora Stefania Segnana - spiega Paola Demagri - ci ha comunicato di non essere in possesso di questi dati, che ora auspichiamo ci vengano comunicati.

    Se così fosse ci sembra peraltro una mancanza quella di non disporre di questi numeri, almeno delle strutture convenzionate e accreditate, in quanto non ci sarebbe un totale controllo di quanto avviene in Trentino: sono moltissime le aziende che intervengono per effettuare controlli sui dipendenti, così come i privati cittadini. Dati importanti per il monitoraggio dell'emergenza".

    ildolomiti.it

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  3. giornaletrentino.it - martedì, 19 gennaio 2021
    L’assessore regionale Claudio Cia si è dimesso

    Claudio Cia (infermiere diplomatosi nel 1991) non è più l’assessore regionale agli Enti locali. L’esponente di Fratelli d’Italia ha depositato oggi le sue dimissioni. Il consigliere provinciale di maggioranza aveva già annunciato l’intenzione di fare questa mossa il 26 dicembre scorso.

    Con questo tassello si apre una nuova fase per la politica regionale e provinciale: in ballo ci saranno la sostituzione di Cia e l’individuazione di un nuovo presidente del Consiglio Provinciale di Trento. Nella maggioranza, in particolare nella Lega, non si ritiene più Walter Kaswalder la persona giusta per rivestire quel ruolo. Al suo posto potrebbe arrivare Roberto Paccher, attualmente presidente del Consiglio regionale.

    Entro giugno 2021 (metà consiliatura) non è infine escluso che CI SIANO DEI CAMBIAMENTI all’interno della giunta Fugatti: tra i nomi che più traballano quello dell’assessore Mattia Gottardi (Assessore agli enti locali e rapporti con il Consiglio Provinciale), mai amato dalla Lega.

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